Il documento è in fase di aggiornamento (Edizioni 2014/2023)

Premessa

Il Lunezia è un appuntamento della cultura musicale italiana, tenuto a battesimo da Fernanda Pivano, è un Festival unico nel suo genere.

Iniziato con l’intenzione di premiare i testi delle canzoni, la rassegna evolve la sua tematica cercando nelle canzoni il valore Musical-Letterario.

Con la tesi della Musical-Letterarietà e con formule di ascolto come il Repican (REcita, PIano, CANto) il Lunezia è impegnato nella valorizzazione dell’arte-canzone secondo le precisazioni accademiche della Musical-Letteratura.  Ad oggi, probabilmente, è l’unica manifestazione musicale al mondo a premiare le canzoni classificandole in vari generi.

La tesi è stata redatta dal critico Paolo Talanca.

Tra i documenti caratteristici anche “La Canzone:  l’arte orizzontale” .

Ogni anno il Lunezia premia Album e singoli brani per meriti Musical-Letterari, un parametro di valutazione ideato da questo Festival e ormai patrimonio della musica leggera italiana.

Nato ad Aulla nel 1996, dal 2011 si è trasferito interamente a Carrara (3 serate alla fine di Luglio).

Il Lunezia“, sintesi derivata da “Premio Lunezia“, vanta un palmares di raro paragone con oltre 150 big della musica italiana che hanno trovato meriti e si sono esibiti sul palco della tre giorni toscana. Tra essi Ligabue, Vasco Rossi, Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Claudio Baglioni, Laura Pausini, Elisa, Pooh, Mauro Pagani, Gianni Morandi, Negramaro, Andrea Bocelli, Charles Aznavour e molti altri.

La manifestazione ha in programma appuntamenti collaterali alle edizioni denominati “Premio Lunezia Story“, eventi che ripercorrono la storia e i vincitori dalla prima edizione ai nostri giorni.

Nel tempo il Lunezia ha raccolto attenzioni, in tema di rubriche e notiziari, da tutte le reti della Rai Tv.

Dal 2001 il Festival si distingue anche per la sezione nuove proposte, diretta da Loredana D’Anghera, che offre a coloro che riescono ad accedere alle finali un credito di merito riconosciuto da tutto il mondo della musica . Nel 2012 i finalisti del Lunezia Nuove Proposte sono stati promossi da Rai Radio Uno, radio con cui il Patron Stefano De Martino ha stretto un rapporto esclusivo e di collaborazione.  L’edizione 2013 è stata inoltre seguita da Rai 5 e da Rai Educational (per Rai Uno, Rai Tre e Rai Scuola).   Di recente la rassegna è chiamata anche Festival della Luna

Oltre il premio e la scelta di un opera, o di un artista, c è la volontà di valorizzare l’arte-canzone per i suoi stimoli creativi, passionali ed emotivi.  Pensate alla capacità che hanno certe canzoni di ripetersi all’infinito senza stancare mai, piuttosto che di variare il nostro umore. E se si potesse scegliere una canzone prima di morire anche la morte godrebbe di un suo fascino. Valori grandi, divertenti, appassionanti e misteriosi.  Valori sui quali riteniamo ci sia bisogno di fare ricerca e tutela, affinchè l’arte della canzone sia destinata ai posteri con la dignità che merita.

Stefano De Martino

Quando una canzone ha successo le sue parole entrano nel costume, nel porsi
poetico della gente, nel linguaggio, nel vocabolario interiore.  Si tratta
di una forza artistica ancora sottostimata.  Il Lunezia premia e celebra le opere di molti autori, è nella sostanza un tributo alla categoria. La storia avrà il tempo e il dovere di entrare ancora di più nello specifico.

Loredana D’Anghera

La Storia del Premio Lunezia, alias Festival della Luna dal 1996 al 2013

Il Premio Lunezia nasce dalle ceneri di Festivalando, un concorso canoro nazionale con sede in La Spezia. Questo concorso (1990-1995) fu il primo in Italia a prevedere un conferimento ai testi delle canzoni.

La prima edizione del Premio (1996) vede, malgrado l’esordio e la diffidenza di molti, il supporto di Radio Italia solo musica italiana nella figura del direttore artistico Filippo Broglia che crede da subito nell’iniziativa (la scelta delle canzoni da candidare è affidata agli ascoltatori del Network). La serata si svolge in piazza Cavour e trova ampio consenso da parte del pubblico che applaude in piedi le interpretazioni magistrali di Ugo Pagliai e Paola Gassman che recitano i dieci testi dal dopoguerra ad oggi (tra cui “Caruso” di Lucio Dalla e “La donna cannone” di Francesco De Gregori).

1996

La prima edizione del Premio Lunezia viene vinta da Andrea Lo Vecchio con il testo Luci a San Siro noto per l’interpretazione musicale di Roberto Vecchioni. Il Premio Lunezia Emergenti viene assegnato a Gatto Panceri e per le donne a Mariella Nava. La commissione giudicatrice dei dieci testi finalisti è composta da letterati e scrittori lunigianesi. Con i preparativi della seconda edizione, la valenza del Premio si consolida sotto ogni punto di vista. La direzione artistica viene affidata a Luciana Damiano, attiva da molti anni per Radio RAI, è il primo passo che consegna carattere nazionale alla Manifestazione.

1997

Per il Premio Lunezia 1997 i dieci testi candidati vengono scelti dai giornalisti dei principali quotidiani italiani. La Commissione giudicatrice dei dieci testi candidati (scelti dal 1990 al 1997) è presieduta dalla scrittrice Fernanda Pivano. Ancora Pagliai e Gassman gli attori interpreti dei testi di autori come Conte, De Andrè, Battiato, Fossati. Per intensificare lo spettacolo l’organizzazione decide di far precedere alla recita di ogni singolo testo candidato un breve cenno canoro e musicale; il compito è affidato alla voce solista della spezzina Loredana D’Anghera, accompagnata al pianoforte dal maestro Armando Fiorenza. Il Premio Lunezia 1997 viene assegnato a Fabrizio De Andrè per il testo Smisurata Preghiera tratto dall’album “Anime Salve”. Per il Lunezia Emergenti vince Maurizio Lauzi con il testo Il capo dei giocattoli. Dopo l’edizione del 1997, preso atto della radicalizzazione del Premio Lunezia Città di Aulla sia nel costume lunigianese che nel programma nazionale, l’Organizzazione decide che il Premio Lunezia, a partire dall’edizione ’98, valuterà le opere comprese nella così detta Annualità Sanremese (dal febbraio ’97 al Febbraio ’98).

1998

Il Premio Lunezia1998 è caratterizzato dalla candidatura di molti autori così detti “ impegnati” e meno popolari, che danno spessore letterario. Con il coinvolgimento di artisti come Almamegretta, Prozac +, Frankie Hi-N.R.G., C.S.I, si vuole valutare uno stile di espressione non necessariamente poetico. L’energia emozionale dello spettacolo è ribadita dalla stupefacente attenzione del pubblico, fra gli autori candidati figurano inoltre melodisti come Pino Daniele e Francesco De Gregori. Per la prima volta viene istituito anche il Premio Lunezia alla Carriera. Vincitore del Premio Lunezia 1998 è Samuele Bersani con il testo Giudizi Universali. Il Premio alla Carrierava ad una autorevole presenza: Giulio Rapetti, in arte Mogol. Il Lunezia Emergenti viene vinto dagli artisti Vincenzo Incenso e Cristina Donà. Gli artisti vengono premiati sul palco da Fernanda Pivano e dal Sindaco di AULLA LUCIO BARANI.

1999

Ormai conosciuto e battezzato come il Premio Letterario alla Musica Italiana, così come negli intenti del suo patron Stefano De Martino, la quarta edizione mantiene lo stesso team artistico, letterario e giornalistico. Fra i dieci testi candidati anche “Quanti anni hai”, testo di Vasco Rossi.
E’ lui infatti che riceve dal sindaco di Aulla e da Stefano De Martino il Premio Lunezia 1999.

Nell’occasione la S.I.A.E., rappresentata dal Dottor Antonio Poillucci, consegna al “Blasco” “L’Albero della Creatività”. Vasco dedica ai 6000 spettatori presenti in Piazza Gramsci ad Aulla una medley senza basi ed accompagnamento dei suoi brani più celebri. VASCO dedica il Premio a lui attribuito a Nantas Salvalaggio che tanto lo denigrò all’inizio e durante la carriera. In memoria di Fabrizio De Andrè, vincitore del Premio Lunezia 1997, la seconda ed eccezionale serata del “Lunezia” prevede la consegna della “Laurea De Andrè” così voluta e consegnata da Dory Ghezzi a Daniele Silvestri.

2000

La quinta edizione del Premio Lunezia porta sulla centrale piazza di Aulla il pubblico più numeroso nella storia del conferimento letterario – musicale. Il 23 Luglio oltre 10.000 persone attendono l’arrivo di Luciano Ligabue (vincitore del Premio Lunezia 2000) e dei LunaPop per il Premio Lunezia Emergenti. Il trio artistico Paola Gassman, Ugo Pagliai e Loredana D’Anghera catturano il pubblico e l’attesa dei vincitori interpretando con canto e recita i Testi candidati a Lunezia 2000, fra cui compaiono le opere recenti di Baglioni, Fossati, Guccini, Jovanotti ed altri. L’organizzazione del Premio in collaborazione con trenta giornalisti delle più accreditate testate italiane, presieduti da Edmondo Berselli, individuano nello stile di espressione dei premiati il merito del conferimento. A Franco Migliacci è invece riconosciuto il Premio Lunezia alla carriera, nell’occasione Ugo Pagliai recita l’immortale “Volare”. Per il primo anno l’Ufficio Stampa è affidato a “Parole e Dintorni” (MI), mentre a condurre la serata con precisa professionalità è Gabriella Carlucci. Ivano Fossati, con il testo “La disciplina della terra”, vince invece il Premio Lunezia della Critica. Gli esiti dell’evento si diffondono su tutta la stampa italiana e sui LunaPop e Luciano Ligabue, rispettivamente nella prima e seconda parte dello spettacolo, regalano al pubblico del Lunezia le loro interpretazioni dal vivo.

2001

La Sesta Edizione Con l’intensificarsi delle relazioni nel mondo musicale italiano l’edizione 2001 del Premio Lunezia apre le porte ai giovani autori. Lo spettacolo si sviluppa quindi con due serate precedenti il Premio Lunezia Big ed il coinvolgimento di aspiranti emergenti provenienti da tutto il paese .

La “vetrina“, messa in vista a referenti del mercato musicale, permette l’esibizione di 27 fra Band, Cantautori e Autori di Testi (questi ultimi hanno visto recitato il proprio Testo da attori professionisti). Le centinaia di richieste di partecipazione sono state preselezionate dagli organizzatori in collaborazione con il CET di Mogol e sotto l’egida della Direttrice Artistica Loredana D’Anghera: migliori informazioni sul Premio Lunezia Giovani Autori sono disponibili sul link medesimo della home-page.

Ancora molto gremita Piazza Gramsci ad Aulla la sera del Premio Lunezia Big, è la sera del 29 Luglio quando Gabriella Carlucci stende sul palco la scaletta della sesta edizione, così voluta da Stefano De Martino.   L’edizione vede una segnalazione premiativa “fuori concorso” al musicista e produttore aullese Leonardo Rosi, distintosi in prestigiose collaborazioni e produzioni musicali nazionali e internazionali.

2002

La Settima Edizione del Premio Lunezia, ancora presentata da Gabriella Carlucci, si celebra con il più vasto assortimento di premi mai tributati nella storia della manifestazione. La mira è quella di dare diversi significati al valore delle parole nelle canzoni italiane. Da una parte, con l’inappellabile giudizio di 44 fra giornalisti e letterati, si premiano testi d’indubbio valore poetico, tali anche senza il connubio con la musica; dall’altra, per indagine della Direzione Artistica, si offrono attenzione e premi ad autori e testi capaci di lasciare impresso il loro linguaggio, parole capaci di emozionarci e di farsi ricordare proprio e soprattutto per la loro fusione con la musica. Su quest’ultimo tema si mettono in lizza brani come

Anima mia“, “Teorema“, “La donna del mio amico“, “Un giorno credi“, “Chiedi chi erano i Beatles“, “Per lei“, “La libertà“, ma alla fine solo queste ultime quattro saranno candidate e quindi interpretate recita e canto in sede di spettacolo.

“La canzone è la forma di comunicazione poetica più dirompente che esista, deflagrazione di emozioni”, afferma Stefano De Martino, ideatore del premio e dello spettacolo. Le quattro canzoni prima citate appartengono alla sezione Lunezia Antologia 2002, sezione che viene vinta da Marco Masini per il testo “La libertà“, l’autore offre al piano, ai 3.500 spettatori presenti, un toccante medley dei suoi successi. Ma il Premio Lunezia assoluto, relativo alle opere uscite fra febbraio 2001 e febbraio 2002, candida, per votazione dei 44 commissari, Francesco Renga per l’Album omonimo, Max Gazzè per l’Album “Ognuno fa quello che gli pare” e Cristiano De Andrè con “Scaramante“. Ed è proprio quest’ultimo l’album considerato il migliore dell’annualità, il migliore per valore letterario. Il palco del Lunezia 2002 consacra così, come vincitore della 7^ edizione, ancora un De Andrè, “di padre in figlio” scriveranno i giornali, rievocando la 2^ edizione (1997) vinta da Fabrizio con il testo “Smisurata preghiera“, un’edizione che ha lasciato ad Aulla epitaffi e ricordi struggenti.

Cristiano De Andrè viene così premiato dal sindaco di Aulla, dall’Assessore alla Cultura, dal Sottosegretario alle Comunicazioni Senatore Baldinie dalla SIAE di Roma che gli consegna “L’albero della creatività“. Cristiano esegue per il pubblico un medley del suo album chitarra e voce. Nella notte del 20 Luglio (serata dei Big) vengono inoltre premiati e si esibiscono Eugenio Finardi (Premio alla Carriera) e i “Gazosa” (Premio Emergenti). Francesco Renga (Premio della Critica) sale sul palco del Lunezia il 19 Luglio in occasione del Premio Lunezia Giovani Autori.

Nel sodalizio recita e canto dei brani candidati, originale anima della manifestazione, si avvicendano gli attori Edoardo Siravo e Veronika Logan(divi della soap “Vivere”) con la cantante Loredana D’Anghera accompagnata al piano dal Maestro Mauro Grossi. Il 9 Luglio tutti i quotidiani italiani hanno annunciato, sulle pagine spettacolo, la vittoria di Cristiano De Andrè nella categoria principale, vittoria comunicata in sede di conferenza stampa a Milano l’8 Luglio al “FNAC” (Via Torino) alla presenza di oltre 40 giornalisti. Tra i vari servizi radiofonici e televisivi ricordiamo lo spazio dedicato da RAI 3 Nazionale alle 13.00 del 24 Luglio, servizio di 12 minuti messo in onda 4 giorni dopo la serata dei Big.

Relativamente alle serate Premio Lunezia Giovani Autori , giunte alla 2^ edizione e svoltesi il 18 e 19 Luglio ( la prima sospesa per maltempo) , si annota un decisivo passo avanti nella promozione dei prescelti fra la categoria Band e la categoria Cantautori.
Grazie alla neonata collaborazione con l’etichetta “Nun Entertainment” di Stefano Senardi, la band vincitrice e il miglior cantautore vedranno prodotto il singolo presentato al Lunezia, prodotto e distribuito per un vero e proprio lancio discografico. Per l’edizione 2002 la buona sorte è toccata alla band emiliana “Nicotina-C” e al cantautore romano Orfeo Vanadia. La categoria Autori di testi, recitata dagli allievi del Teatro Stabile di Genova , è stata vinta dalla modenese Francesca Grazioli per l’opera “Nei Gemelli“.

Il PLGA (Premio Lunezia Giovani Autori) è stato presentato da Riccardo Benini, che ad oggi si annovera anche fra i collaboratori storici del Lunezia, ricordiamo inoltre la presenza e l’esibizione di Francesco Renga e di Mariadele nella serata del 19 Luglio.

Fra le varie curiosità dell’edizione 2002 si ricorderà, qualche giorno dopo la manifestazione, un singolare “botta e risposta” via mail fra l’illustre Cesare Romana e Stefano De Martino, tema: la segnalazione dei “Gazosa” come premiati nella sezione Premio Lunezia Emergenti. L’intensa e civile discussione via Internet svela gli intendimenti più intimi della manifestazione, ponendo il massimo rispetto nella critica sempre accettata e necessaria di un grande giornalista come Cesare Romana. Fra i nuovi collaboratori dell’edizione 2002 citiamo l’ufficio stampa milanese “Mosaik“, il supporto logistico di Simona Bellati e la sempre più fattiva attività del Dott. Riccardo Boggi e la Dott.ssa Luciana Micheletti, funzionari del Comune di Aulla, hanno permesso insieme a tutta l’organizzazione di elevare il Lunezia ad atteso appuntamento della cultura musicale italiana.

2003

Ottava Edizione 25 minuti di concerto piano e voce consacrano il finale più generoso nella storia del Premio Lunezia, ma forse anche il finale più atteso, il più intimo fra l’autore prescelto e l’ideatore del Premio, un “sentimento” che si avverte non solo nel medley finale, ma anche nelle trame dello spettacolo che, per la prima volta, celebrano in due sezioni diverse il vincitore: Premio Lunezia Assoluto (opere di recente uscita) e Premio Lunezia Antologia (testi di tutti i tempi) .

Ma è anche la Commissione Direttiva che da nome a gran voce all’Album vincitore dell’ottava edizione: “Sono io l’uomo della storia accanto” supera il traguardo battendo l’altrettanto ben votato “Lampo Viaggiatore” di Ivano Fossati. Sempre per il valore del testo conquista la palma antologica anche “Mille giorni di Te e di Me“. É quindi Claudio Baglioni a sbancare un Lunezia gremito da 5000 persone, egregiamente condotto da Francesca Senette (volto del TG4) e delicatamente rinnovato nel cuore del suo spettacolo: la recita dei testi si interseca alla melodia dei brani con la “Lunezia Jao Orchestra“, 15 fuoriclasse del suono strumentale. Anche Stefano De Martino partecipa alla conduzione dell’ ottava edizione. “… addizioni, sottrazioni, proteste e consensi girano sempre intorno alle scelte dei premiati, agli intenti di questo evento, noi volevamo soltanto dire che certe canzoni ci emozionano, anche per questo si intensifica il valore dei loro testi. La musica poetizza le parole e qualcuno possiede un tocco fatato in più per questa alchimia”.

Tutto il calcio minuto per minuto“, “Tamburi lontani“, “Avrai“, “Fotografie“, “Patapan“, “se qualcuno non le avesse ancora ascoltate con attenzione lo faccia! Perchè sono dell’uomo che sto per chiamare su questo palco, l’uomo che vince Lunezia 2003!” Con queste parole, sul gran finale dello spettacolo, è proprio Stefano De Martino ad annunciare la presenza di Claudio Baglioni, parole chiuse dall’ovazione dei tanti fans, giunti da tutta Italia, per approvare questo premio mirato alla letteratura dei testi.

Lunezia 2003 consacra però altri celebri artisti, motivando altre sezioni di merito, così come da alcuni anni.
Sarà facile ricordare nel tempo la sezione Autrice dell’Anno di questa edizione vinta dal supremo carisma di Anna Oxa, premiata per i testi dell’Album “Ho un sogno“, ma ancor più vincente per la memorabile interpretazione di “Giovanni” , un testo e una canzone che potrebbero rappresentare questa manifestazione e il suo intento. Anna Oxa si è esibita e ha ricevuto il premio il 18 Luglio, alla fine della prima serata del Lunezia, serata dedicata alle nuove proposte “giovani autori“. La buona conduzione di Riccardo Benini ha favorito le confessioni della Oxa, che in un piacevole talk-show con il presentatore modenese, ha esternato il suo sentito “cambiamento”.

Indiscutibile anche il Premio Lunezia della Critica assegnato al lavoro di Niccolò Fabi per i testi dell’Album “La cura del tempo” , un Fabi a suo agio la sera del 19 Luglio, generoso nella sua esibizione e nella disponibilità con i giovani autori della seconda serata; farà sorridere la goliardia con la quale dichiarerà, su “Sorrisi e Canzoni“: “sono stato meglio al Lunezia che al Festivalbar” .

É invece il testo del brano “Padremadre“, successo radiofonico degli ultimi mesi, ad aggiudicarsi il Premio Lunezia Poesia del Rock, una categoria diversa e meno istituzionale, che probabilmente non troverà continuità annuale, ma che consegnerà al “fenomeno” Cremonini un ineccepibile merito di premiazione.

Nella stessa sera che ha celebrato Claudio Baglioni (20 Luglio, serata finale) l’ex leader dei Lunapop ha aperto lo spettacolo cantando al pianoforte “Padremadre“, intercalandosi alla recita del testo eseguita dal bravo Andrea Pierdicca. Il 19 Luglio è stato inoltre consegnato a Giancarlo Golzi (Matia Bazar) un premio alla genialità dei testi di un noto musical in piena scia di successo: “I dieci comandamenti“.

Le serate Premio Lunezia Giovani Autori (18 e 19 Luglio) si sono svolte con la collaborazione e l’impegno delle etichette discografiche “AlfaMusic” (Roma) e “Rai Trade” (etichetta Rai), l’impegno è di produrre e lanciare sul mercato nazionale le band e i cantautori più interessanti. In merito a questa edizione il lavoro sarà concentrato su almeno 6 finalisti, le 3 band e i 3 cantautori giunti sul “podio“. Farà storia il caso di Maria Pierantoni Giua, miglior segnalata nella sezione cantautori del Lunezia giovani e incontrastata vincitrice del Festival di Castrocaro qualche settimana dopo.

Le due serate presentate da Riccardo Benini, alla corte di almeno 4000 spettatori, hanno visto nel ruolo di interpreti della sezione “Autori di Testo” gli attori Chiara Buratti e Andrea Pierdicca, quest’ultimo inserito anche nell’apertura dello spettacolo del 20 Luglio (Lunezia Big).
Per la prima volta nella storia del Premio Lunezia (serata big), il cuore dello spettacolo, riconosciuto nella recita dei testi, è stato affidato a due uomini, i testi candidati alla sezione antologia e alla sezione opere di recente uscita sono stati interpretati da Edoardo Siravo (secondo anno al Lunezia), divo della soap-opera “Vivere“.

Candidati sezione “opere di recente uscita“: Album “Sono io, l’uomo della storia accanto” (Claudio Baglioni) e Album “Lampo Viaggiatore” (Ivano Fossati). In sede di spettacolo sono stati interpretati in chiave recitativa: “Tutto in un abbraccio” (C.Baglioni) e “La bottega di filosofia” (I.Fossati) , estratti dai sopraddetti Album.
Candidati sezione Lunezia Antologia : testo “Mille giorni di te e di me” , testo “Almeno tu nell’universo“, testo “5 giorni” .

Oltre ad un valido rimodernamento del logo e della scenografia, opera del genio di
Publiart” (studio aullese), l’ ottava edizione ha presentato, per il primo anno, la sigla nazionale dell’evento.
Per mano degli autori Lotito, Sabia, Bompani, fra i prescelti al Lunezia Giovani Autori 2002, il brano “Dolcemente” arrangiato da Pape Gurioli è diventato il filo conduttore musicale di tutte le occasioni radiofoniche e televisive di questo appuntamento. In sede di spettacolo, così come nel bellissimo cd singolo in prossima diffusione, la canzone del Premio Lunezia è stata interpretata da Loredana D’Anghera, la sua bella voce a fine spettacolo ha intonato inoltre la superlativa “Fotografie” , omaggio a Claudio Baglioni poco prima del suo arrivo sul palco.

Di sicuro ricordo la passione dimostrata da Barbara Alberti (membro per il primo anno della Commissione Direttiva) e la presenza in tutte le serate di Fabrizio Pausini e consorte (Papà e Mamma di Laura).
La migliore attenzione da parte dei media è stata offerta da “Sorrisi e Canzoni TV“, con tanti “passaggi” sui premi consegnati e con l’attenta presenza di Giovanni Pianetta, ospite delle notti del Premio.
L’ufficio stampa è stato curato da “Prima Pagina” di Marina Testori (MI) .

Per tutto l’anno di lavoro che ha costruito Lunezia 2003 si ringrazia: Simona Bellati, Francesco e Lorenza Mori, Leonardo Chiocca, Andrea De Martino, Federico Fazi, Sara Acerbi, Fabiola Trivella, Francesco Pecini, Roberto Erbetta, Riccardo Roi, Edoardo Tomà, Paola Bianchi, Claudia Cozzani.
Un particolare grazie all’instancabile ed efficiente ruolo dell’amico e collaboratore Riccardo Benini.

Un particolare grazie anche a Claudio Baglioni.

2004

Nona Edizione. Con la nona edizione il Premio Lunezia evolve la sua identità premiativa coniando il concetto di valore Musical-Letterario delle Canzoni, definitiva etica della manifestazione, un tributo più preciso rispetto al suo punto di partenza; tesi redatta da Paolo Talanca.  L’anno 2004 è inoltre, sino ad ora, l’edizione col maggior numero di premi in palio e, conseguentemente, con il maggior numero di artisti Big che si sono esibiti sul palco aullese. Un giusto numero di tributi per non trascurare nessun canale di trasmissione attraverso il quale le canzoni italiane riescono ad entrare nel nostro cuore: a volte tramite le movimentate e accattivanti note del rock, altre tramite la dolcezza poetica dei versi soavemente galleggianti sulla musica, altre ancora tramite dei modi di espressione più ricercati che non trascurino il messaggio e la proprietà di unione della parola cantata.

Ma il Premio Lunezia 2004 ha anche altre importanti novità per quello che riguarda il Premio Lunezia Giovani Autori. Anche quest’anno, infatti, la manifestazione si pregia della collaborazione di AlfaMusic e Rai Trade che hanno in progetto di creare un CD da lanciare sul mercato discografico italiano con le canzoni delle migliori Band ed i migliori Cantautori delle edizioni 2003/2004, in aggiunta al fatto che i migliori testi della sezione Autori di Testo verranno musicati e si faranno canzone.

É fondamentale ricordare, inoltre, che le due case discografiche hanno in progetto di lanciare sul mercato un CD Lunezia Hit, con canzoni di tutti i più grandi cantautori celebrati nella storia del Lunezia.

La manifestazione ha avuto inizio con un gustoso e autorevolissimo incontro con Piero Pelù, per una conferenza stampa svoltasi al Palazzo Ducale di Massa il 20 luglio 2004, durante la quale l’ex leader dei Litfiba ha ricevuto il Premio Lunezia Poesia del Rock 2004 per il valore musical-letterario dell’album “Soggetti Smarriti”, premio “al talento di raccontare con il rock”.

Davvero non ci si poteva aspettare un inizio migliore. Un Pelù rilassato, ironico, impegnato e molto disponibile ha dato vita ad un dibattito che ha sottolineato ancora una volta l’unicità del Lunezia, capace di riconoscere il giusto valore all’arte ed agli artisti che con parole e note riescono a far parte del nostro quotidiano ed a tradurre in sincere emozioni il vissuto di ogni giorno.

La serata d’apertura del Lunezia 2004 si è svolta il 21 luglio, in una atmosfera assolutamente ricca di attesa e trepidazione, per uno spettacolo che oramai registra ogni anno una quantità sempre maggiore di persone ed una più grande attenzione da parte dei media nazionali.

Una Piazza Cavour ad Aulla assolutamente gremita e piena di colori ha accolto sul palco del Lunezia il primo dei Big premiati in questa edizione. Si tratta di Morgan che si è aggiudicato il Premio Lunezia Nuove Stelle grazie al valore musical-letterario dell’album “Canzoni dell’appartamento”.

La serata è proseguita con la premiazione del ritrovato Marco Masini che ha vinto, con il brano “Ci vorrebbe il mare”, il Premio per la Canzone più Poetica del Secolo, ottenuto grazie ai voti espressi dal pubblico di Radio LatteMiele. Un Masini in gran forma, con una voce davvero preziosa per regalare al pubblico pezzi storici del suo repertorio, oltre alla magnifica e struggente canzone vincitrice. Un momento di elevatissimo spessore artistico.

Dopo Masini è stata la volta della premiazione per Nada, che ha vinto il Premio Lunezia 2004 Menzione Speciale per il valore Musical-Letterario dell’album “Tutto l’amore che mi manca”, ma che invece di cantare si è esibita recitando un testo tratto dalla sua ultima raccolta di poesie “Le mie madri”.

Il 21 luglio è stata anche la serata d’apertura del Premio Lunezia Giovani Autori. Da sottolineare il fatto che questa nona edizione ha potuto apprezzare la presenza sul palco di giovani autori di sempre maggior valore. La bravura delle Band, Cantautori e Autori di Testo in questo 2004 ha davvero raggiunto un livello artistico elevato.

Il Premio Lunezia Giovani Autori ha visto celebrare i suoi vincitori nella serata seguente del 22 luglio, ancora in Piazza Cavour, ancora gremita, ancora in trepidante attesa.

Tra i Cantautori ha trionfato il fiorentino Marco Carnesecchi con la canzone “La notte delle idee”, secondo posto a Emanuele Bocci di Grosseto e terzo a Giordano Forlai di La Spezia – la prima volta nella storia del Lunezia che uno spezzino giunge in finale.

Nella sezione Band invece il successo è andato ai Ti&migroup di Tereviglio (Bg) con il brano “Se vuoi”. Il secondo posto è andato ai Catherine di Belluno ed il terzo ai Millenovecento79 di Lecce.

Ad aggiudicarsi la sezione Autori di Testo quest’anno è stato Alessandro Altieri di Calitri (Av) con il testo “La mia compagna”, commovente il suo ringraziamento a quel grande poeta che è stato Fabrizio De André. Il secondo posto è andato a Cecilia Ricciardi di La Spezia ed il terzo a Francesco Consiglio di Lanciano (Ch). Per quello che riguarda la sezione Autori di Testo è assolutamente doveroso ricordare le performances delle due bravissime attrici che hanno recitato sul palco: Caterina Castagna e Cecilia Serradimigni.

Naturalmente, come nella tradizione del Lunezia, sono stati recitati anche i brani vincitori nelle sezioni Big. A deliziare la platea è stato il geniale Andrea Pierdicca del Teatro Stabile di Genova, che con la sua strabiliante verve ha interpretato i versi delle splendide canzoni, cullato dalle dolci melodie in sottofondo delle medesime.

Tra i Big è stata premiata per prima Carmen Consoli, che si è aggiudicata il Premio Lunezia 2004 come Migliore Autrice “per le qualità musical-letterarie delle sue canzoni, al genio di raccontare con la musica”. Anche la Consoli non si è risparmiata sul palco del Lunezia. Da segnalare una splendida versione unplagged della canzone “L’ultimo bacio”.

Il Premio Lunezia della Critica è andato a Caparezza, che con un vero plebiscito ha ricevuto questo riconoscimento per l’album “Verità supposte”, premio “alla singolarità ed al talento di trasmettere il suo linguaggio”.

A concludere la serata per i Big è stato Bungaro, premiato con un riconoscimento che sancisce una unione tra il Premio Lunezia ed il Festival di San Remo: il Premio LuneziaPerSanRemo 2004, ricevuto, appunto, da Bungaro e Pino Romanelli per il brano “Guardastelle”, alla “magia ed al mistero delle parole nella musica”.

Un pensiero ed un ringraziamento vanno anche all’istrionico e bravissimo Riccardo Benini, presentatore divertito e divertente di queste prime due serate aullesi.

Quando l’affascinante Loredana D’Anghera – voce solista e direttrice artistica del Premio Lunezia Giovani Autori – è salita sul palco per cantare l’ormai storica sigla della manifestazione, la canzone “Dolcemente”, nella serata conclusiva del Lunezia 2004, il 23 luglio, in una Piazza Gramsci traboccante di un incredibile bagno di folla, si è capito subito che anche il tempo, che minacciava pioggia, sarebbe stato clemente e rispettoso del prezioso parterre di ospiti della serata.

Per l’occasione, la serata conclusiva è stata condotta da Vicky Mangone, inconfondibile voce della radio LatteMiele. In prima fila erano presenti diverse autorità, tra cui l’ex sindaco di Aulla Lucio Barani e l’attuale sindaco Roberto Simoncini.

Inoltre l’assoluta rilevanza nazionale del Premio Lunezia permetteva di annoverare, tra gli altri, personaggi di spicco del giornalismo musical-letterario quali Enrico Deregibus della rivista “L’isola che non c’era”, Sara Casassa di “TV Sorrisi e Canzoni”, il giornalista Giordano Casiraghi, oltre alla speciale partecipazione del famoso critico musicale Dario Salvatori. Questi sono solo alcuni dei nomi che fanno parte anche della Commissione Direttiva, che era capeggiata, anche per il 2004, dalla scrittrice Barbara Alberti. Importante il fatto che anche questa ultima serata si è avvalsa dei passaggi televisivi di Tg nazionali.  In questi termini balza assolutamente all’occhio la portata dell’evento. Ed infatti le aspettative non sono state tradite.

Si è iniziato con la premiazione nell’ambito del Premio Lunezia Antologia a Guido Morra e Maurizio Fabrizio per il brano “Brividi”.

Poi è stata la volta di Amedeo Minghi, che ha ritirato il Premio Lunezia alla Carriera, “ad un genio della poesia musicata, all’emozione suprema delle parole nella musica”, ed ha eseguito le indimenticabili “1950”, “La vita mia”, oltre alla struggente e quanto mai attuale “Cuore di pace”.

Poi si è esibita sul palco la vincitrice del Premio Lunezia Giovani Autori 2003, Maria Pierantoni Giua, che, dopo il trionfo al Lunezia 2003, a riprova della buona stella della manifestazione, ha vinto il Festival di Castrocaro e quello di Recanati, suggello del suo talento e consacrazione dopo la “scoperta” del Lunezia.

A questo punto è stata la volta del Premio Lunezia Assoluto. L’edizione 2004 è stata vinta da Antonello Venditti per l’emozione poetica dell’album “Che fantastica storia è la vita”. Dopo la recita dei testi “Lacrime di pioggia” e “Che fantastica storia è la vita” dell’emozionante Pierdicca, accompagnato dalla Jao Orchestra, Antonello è salito sul palco, premiato con il riconoscimento e con “L’albero della creatività” SIAE, consegnato dalla Responsabile SIAE Servizi Operativi Dott.ssa Maria Cristina Locori. É partito così un mini concerto di Venditti, che ha cantato delle canzoni tratte dall’album premiato, nonché le storiche “Sara”, “Le cose della vita”, “In questo mondo di ladri”, accompagnato dall’entusiasmo del pubblico che sembrava caricarlo di energia. Venditti, fra l’altro, si è esibito da solo al pianoforte. Si può dire che questa sia una esclusiva del Lunezia oramai perché il cantautore romano ha detto da tempo che non si esibirà più da solo al piano, in coerenza con il suo nuovo progetto musicale “Campus”. L’artista si è detto lusingato e contento per aver ricevuto un premio “assolutamente singolare” e che finalmente dona il giusto riconoscimento alla parola nella musica. In effetti, il Premio Lunezia, nella sua decennale attività – che per le celebrazione del prossimo anno potrebbe avvalersi della conduzione di Pippo Baudo –, ha potuto premiare dei grandissimi artisti che ci hanno regalato indimenticabili versi poetici nella musica. Il tutto grazie alla splendida idea del Patron Stefano De Martino, che ha trovato giusto donare la legittima attenzione al peso della parola, in un mondo sempre più veloce e meno attento. Da quest’anno, per volere esplicito dello stesso De Martino, il sottotitolo del Premio diventa “Conferimento al valore musical-letterario delle canzoni italiane”. Quelle canzoni che oramai rappresentano un punto fermo ed un veicolo di emozioni per la nostra vita. Le stesse che sono capaci di accompagnarci e che dettano carezze musicali ad ogni battito del nostro cuore, senza dimenticare la melodia familiare che accompagna versi, parole e sensazioni.

Perché è “in musica” che noi ricordiamo quei versi, è “in musica” che quei versi completano la loro carica e valenza poetica che accomuna il più profondo senso dell’essere uomini.

2005

Decima Edizione.  Dieci anni, questa l’età del Premio Lunezia. Dieci anni di cuore, parole e musica. Dieci anni per continuare a valorizzare l’aspetto musical-letterario di canzoni che ci hanno fatto sognare, che hanno scritto pagine indelebili della nostra storia, del nostro tempo. Alla magia e al mistero delle parole nella musica… con questo dogma Lunezia celebra l’arte della canzone in modo diverso, in modo più profondo, sia nello spettacolo che nei suoi tributi. Durante quest’ultimo anno sono stati fatti altri passi avanti importanti, per rinforzare il valore dell’evento. C’è stata la nascita della “Fondazione Premio Lunezia” fatta il 24 Giugno dalla Provincia di Massa-Carrara, il Comune di Aulla e la Comunità Montana della Lunigiana.

Si è rafforzata la partecipazione di Rai Trade, con il suo Amministratore Delegato presente in platea , il Dott. Nicola Cona.

Si sono create altre categorie del Premio, come il “Premio Lunezia Etno-Music” (ideato da Rai -Trade) e il “Premio Lunezia Libro dell’Anno” (libro, ovviamente, di natura musicale), con la geniale iniziativa di rendere il giusto merito alle iniziative letterarie dedicate alla musica italiana.

C’è stata l’uscita ufficiale del CD del decennale contenente 15 Big della canzone italiana ( già vincitori nelle passate Edizioni del Lunezia), insieme alla 12 Nuove Proposte delle Edizioni 2003 e 2004.

La Decima Edizione è stata presentata dal “guru” dei presentatori italiani: Pippo Baudo. Da tempo circolava la notizia che Baudo avrebbe presentato la Decima Edizione e che Stefano De Martino avrebbe voluto consacrare l’ormai riconosciuta importanza del Premio tramite una presenza così definitiva. La presenza di Pippo Baudo ha ufficializzato il prestigio storico della manifestazione.

Ma andiamo con ordine, perché il Lunezia è molte cose, non solo deverosi riconoscimenti a Big e a canzoni storiche. Il Lunezia è anche promozione per artisti giovani, è anche una palestra per quelli che in un futuro prossimo dovranno rappresentare arte nuova nel panorama cantautorale italiano.

Così, le due serate iniziali della manifestazione si sono aperte all’insegna delle tre sezioni che rappresentano una rispettosa attenzione per la musica giovanile: Cantautori, Band e Autori di Testo.

Queste due serate, di giovedì 21 e venerdì 22 Luglio, sono state presentate dal bravissimo Riccardo Benini. Tra i Cantautori, il primo posto è andato ad Alessandro Amato con il brano “Semplice“; tra le Band i sono distinti i “Programmazione Neuro-Sonica” con il brano “Prometto” e per gli Autori di Testo ha avuto la meglio la giovanissima Elettra Fiorini con il testo “Ho disegnato“.

Ed è anche tramite l’interpretazione di due attori come Cecilia Serradimigni e Paolo Pederzini che la valorizzazione dei testi in gara è stata assolutamente magica.

Anche in queste due serate ci sono stati Big premiati sul palco di Piazza Cavour. Nella serata del 21 è stata la volta del “Premio Lunezia Menzione Speciale” per Pacifico, per l’album “Musica Leggera“. E ancora i raffinatissimi “Tetes de bois“, che hanno ritirato il “Premio Lunezia Elite” per l’album “Pace e Male“. In questa serata è stato premiato anche Max Manfredi con il “Premio Lunezia Doc“. Gli artisti si sono esibiti creando una forte sinergia col pubblico: quando un artista arriva a farsi sentire dentro le corde più remote del proprio animo, capisci che la musica e le parole possono davvero rappresentare qualcosa di inafferrabile e meraviglioso. Questo è accaduto a chi vi scrive durante l’esibizione di Max Manfredi, con la canzone “Il regno delle Fate“: un cantautore quasi sconosciuto al pubblico – ma molto apprezzato dai “maledetti” “addetti ai lavori” -, che il Lunezia ha voluto giustamente valorizzare perché la sua arte arrivasse a quante più persone potessero apprezzarla .

La serata del 22 Luglio ha visto la premiazione di Enzo Gentile, autore del libro “Legata a un granello di sabbia“, opera che raccoglie le storie, gli amori, il costume nelle canzoni italiane dell’estate: si è trattato della Prima Edizione del “Premio Lunezia Libro dell’Anno“.

Ma Lunezia non è solo musica e parole. Quest’anno ad esibirsi sul palco aullese sono stati anche i ragazzi-musicisti di Scampia, quartiere di Napoli dove la vita non è facile: si sentiva forte in piazza la grandezza caleidoscopica della forza di speranza che la musica, tramite quei ragazzi così innocenti e desiderosi di far bene, sa regalarci.

Poi sono saliti sul palco altri due artisti : il primo è Andrea Sisti, già candidato al Tenco e che ha ricevuto il “Premio Lunezia Menzione Speciale” per l’album “Dietro le quinte“; poi è stata la volta di Teresa De Sio, “Premio Lunezia Menzione Speciale” per l’album “A Sud! A Sud!“: una ritmica assolutamente trascinante, fatta di tutta la carica del Sud, che è venuta dopo la profonda forza emozionale che i giovani di Scampia hanno trasmesso al pubblico.

Per segnalazione dell’IMAIE premiato anche il bravo Ennio Rega per il valore musical-letterario dell’Album “Concerie“. Un premio inconsueto, ma meritato, anche al cantastorie Bugelli per una carriera artistica dedicata alla canzone popolare della sua terra: la Lunigiana.

Per raccontare cosa è stata la serata principale del Premio Lunezia 2005, domenica 24 Luglio, in Piazza Gramsci ad Aulla, non si può che iniziare dagli ospiti che hanno offerto prestigio all’Evento.

Dalla straordinaria partecipazione di Pepi Morgia a Franco Fasano, Mauro Buttinelli di Rai Trade, Alessandro Guardia di Alfa Music, Mario De Martini.

(IMAIE), Dario Salvatori, Enrico Deregibus, Sergio Rubino, Timisoara Pinto, Giordano Casiraghi, Giovanni Pianetta, Roberto Benvenuto, Fabrizio Pausini (papà di Laura), Piero Galletti (direttore di “Notturno Italiano“), Fausto Nardo di “Libero“, Paolo Talanca, Fabiola Trivella, Claudio Capone ( la voce di “Quark” e di “Ridge” di “Beautiful” ) che ha recitato sul palco le canzoni premiate il 24 Luglio. I suddetti personaggi sono solo una parte dei tanti vip del mondo letterario, musicale e giornalistico presenti in platea e nella rosa della Commissione Direttiva del Lunezia. Insomma: critici musicali, studiosi ed esperti del settore che ogni anno concorrono a fare del Lunezia un appuntamento di assoluto valore culturale.

E poi, come detto, la serata è stata presentata da Pippo Baudo ed è stato significativo vedere Stefano De Martino, emozionatissimo, celebrare il decennale del Lunezia con un personaggio de tale calibro.

Come sempre, gli ospiti sul palco per l’ultima sera del Lunezia sono stati d’eccezione: si è cominciato con Vincenzo Incenzo, vincitore del “Premio Lunezia Antologia” per il brano scritto con Michele ZarrilloCinque giorni“. Fantastico il mix fra recita dei testi, melodia orchestrale e interpretazione di Loredana D’Anghera (voce solista e storica della Manifestazione) che ha consacrato la vittoria di “Cinque Giorni“. Quest’ultimo capolavoro musical-letterario era candidato insieme ai brani “Anima mia“, “Ti lascio una canzone” e “La donna del mio amico“.

La parte orchestrale è stata affidata anche quest’anno alla “Lunezia jao orchesta” diretta dal M° Carlo Gelmini.

Poi Elisa, che ha deliziato la platea con pezzi di assoluta bravura e che ha ricevuto il “Premio Lunezia Autrice dell’Anno” per il brano “Una poesia anche per te“.

La serata è stata leggera e frizzante, con un Baudo spiritoso e a suo agio, mentre sul palco saliva Domenico Zampaglione, padre di Federico dei “Tiromancino” e coautore degli ultimi pezzi dell’Album “Illusioni Parallele” , per il quale la band ha ricevuto il “Premio Lunezia della Critica“.

Così si è arrivati alla stretta finale della manifestazione, quando un istrionico Ruggeri è salito sul palco per cantare, accompagnato dall’orchestra, la canzone “Il Mare d’Inverno“, grazie alla quale ha ricevuto il “Premio Lunezia Radio In Blu“, che, tramite voto popolare, ha decretato il brano “canzone più poetica del secolo“.

A questo punto sul palco sono tornati – dopo la bellissima performance del venerdì – “i ragazzi di Scampia“, che hanno eseguito brani di Carosone e di Modugno, accompagnati, per la premiazione, dal Dott. Nicola Cona, Amministratore Delegato di Rai Trade.

Ma uno dei ruoli più significativi di Rai Trade, in questa Decima Edizione, è coniugato alla nascita del “Premio Lunezia Etno – Music“, un premio ideato da Rai Trade e avallato dalla Commissione del Lunezia.

Anche questo tributo è stato assegnato nella serata finale, l’autore prescelto per questo conferimento alla musica etnico-letteraria è stato Andrea Parodi, noto al grande pubblico come ex leader e voce del gruppo sardo i “Tazenda“.

Il talento di Parodi ha stimolato Baudo a variare la scaletta senza preparativi e premesse, anziché il breve brano previsto Andrea Parodi si è esibito, con il suo chitarrista, per oltre venti minuti .

E siamo così giunti al momento del “Premio Lunezia“, consegnato a Gianluca Grignani per il valore musical-letterario dell’Album “Il Re del Niente“. Grignani è salito sul palco dimostrando una famigliarità eccezionale con Baudo, che, non va dimenticato, presentava l’edizione di San Remo che ha letteralmente lanciato il cantante nel mondo della musica, quando l’artista si esibì con il pezzo “Destinazione Paradiso“.

Quello di Grignani è stato davvero uno spettacolo nello spettacolo: nel bel mezzo dell’esibizione, il cantante è sceso dal palco per cantare in mezzo al pubblico, raccontando la propria storia artistica, facendo impazzire le moltissime ragazzine ed una Piazza Gramsci gremita oltre misura. La performance di Grignani ha scritto, per la storia del Lunezia, un finale molto informale e criticato da alcuni addetti ai lavori.

Il Premio Lunezia è andato a lui per meriti stabiliti dal Direttivo della Manifestazione, ma quest’anno come mai nel passato, si è capito che al Lunezia hanno vinto tutti quelli che credono giusto valorizzare un’arte così particolare come le parole in musica.

E la risonanza mediatica nazionale ha toccato davvero le corde giuste se si pensa che la trasmissione “Lucignolo” era presente in quel di Aulla, per un reportage-intervista a Pippo Baudo, effettuata dietro le quinte e al Demy Hotel, circa l’importanza e l’esclusività del Premio Lunezia e la recente conclusione della storia tra il presentatore e Katia Ricciarelli. Il reportage è andato in onda in una puntata domenicale di “Lucignolo”; a riprendere le serate del Lunezia c’erano anche i principali telegiornali nazionali, a riprova della raggiunta considerazione dello spettacolo.

Noi crediamo che questa importanza sia fondamentale, perché il panorama della musica italiana ha bisogno di appuntamenti come il Lunezia, per crescere, valorizzarsi, per ribadire ancora una volta l’unicità di una Manifestazione che sancisce, proclama e si fa esclusiva del conio di “valorizzazione dell’aspetto Musical-Letterario delle canzoni italiane“.

2006

Undicesima Edizione Sono i giorni 19, 21 e 22 Luglio che scandiscono l’undicesima edizione del Premio Lunezia. Il conio e il concetto di Musical-Letterario entrano definitivamente nel patrimonio della manifestazione, ancora unica in Italia nel concepire uno spettacolo ed un premio dedicati a questo merito delle canzoni.
Stefano De Martino, a maggio, ha modo di ribadire la peculiarità della sua manifestazione in due importanti momenti televisivi: come ospite a Uno Mattina e in un rubricale del TG 2. Durante le interviste vengono mandate in onda anche immagini di repertorio del Premio Lunezia dal 1996 ad oggi.

L’undicesima edizione pone anche una svolta storico-geografica, è l’anno che vede la serata d’esordio (19 luglio) in una piazza della Città di Massa.

Questa forte novità è figlia della nascita della Fondazione Premio Lunezia che, avendo fra i suoi partners la Provincia di Massa, chiede al Patron il trasferimento a Massa di almeno una serata fra le tre previste. L’idea di allargare geograficamente le tappe del Premio Lunezia è compresa e gradita anche dalla Città di Aulla.

Fin dalla prima serata il Lunezia ha un nuovo partner Rai: Radio 2, ciò grazie anche all’ottimo lavoro di Riccardo Benini, “direttore” delle relazioni sin dalla quinta edizione. La Radio di Stato farà un servizio serale di due ore, intervistando tutti i vincitori delle varie sezioni del Premio Lunezia 2006.

Altrà prestigiosa novità nel programma 2006 è il “debutto” del Lunezia a Roma.
La Conferenza Stampa infatti si è svolta il 6 Luglio alla Casa del Cinema di Villa Borghese, nell’occasione sono stati ufficialmente annunciati i vincitori, fornendo, ai giornalisti presenti, tutte le motivazioni Musical-Letterarie.
Fra i presenti alla Conferenza il Sindaco di Aulla, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Massa, Raf (vincitore della sezione Premio Lunezia Pop), Roberto Chevalier, Fabrizio Frizzi. Frizzi sarà infatti il conduttore dell’ultima serata.

É l’edizione record per numero di conferimenti assegnati: 15.
Un cast da eurovisione ripartito in tutte e tre le serate. “Troppi premi” ribatte qualche Commissario. “Un cast incredibile” dicono e notano molti altri.
Entra nella lista della Commissione Direttiva Pippo Baudo, impossibilitato a tornare a presentare il Lunezia per cause non chiare, comunque legate al suo nuovo incarico per SanRemo 2007.
Le prime due serate sono come sempre dedicate alle nuove proposte, sotto la Direzione Artistica di Loredana D’Anghera e l’ormai storico supporto di RaiTrade – AlfaMusic. Presente la prima sera a Massa, in veste di giurato per le nuove proposte, Pepi Morgia ; grazie al suo interessamento il Premio Lunezia tornerà a SanRemo nel neo circuito di SanRemoOff, ideato dallo stesso Pepi. In giuria anche la funzionaria di Radio 2 Cristiana Merli e gli amici Mauro Buttinelli (Rai Trade), Fabrizio Salvatore (Alfamusic), Dario Salvatori (sanremologo e noto esperto musicale).
Distinto, ineccepibile e ormai istituzionale il ruolo del Prof. Paolo Talanca che, insieme a Fabiola Trivella, cura la sezione autori di testo delle nuove proposte. Entrambi sono inoltre membri della Commissione Direttiva preposta all’indicazione dei premi musical-letterari ai Big della canzone italiana.

Nell’ambito dell’undicesima edizione il Prof. Talanca presenta il suo libro “Immagini e poesia nei cantautori contemporanei” che porta la fascetta “libro voce del Premio Lunezia“.

Qualche problema logistico con il Comune di Massa non impedisce il buon esito della prima serata svoltasi, ad ingresso gratuito, nella centralissima Piazza Mercurio. 1000 spettatori circa assistono all’esibizione e alla premiazione di Mango (premio lunezia menzione speciale), Mario Venuti (premio luneziapersanremo) e Simone Cristicchi (premio lunezia nuove stelle). É Riccardo Benini a condurre bene la serata che vede, prima dei Big premiati, l’esibizione di 10 cantautori e 4 band. La recita dei testi per la sezione “autori di testo” si svolgerà solo il 21 Luglio ad Aulla.

Fra gli ospiti del 19 Luglio Annamaria Rizzi, interprete e ambasciatrice della “musica biologica“. “Rivoluzionante” il finale che vede 2 Sindaci (di Aulla e Massa) premiare sullo stesso palco i big di turno.

Un errore scenografico, ingenuamente non calcolato dallo stesso Patron, rischia di fermare lo spettacolo per un comprensibile disappunto degli Amministratori di Massa: sul fondo scene compare la scritta Città di Aulla, anziché Fondazione Premio Lunezia. “Show must go on“, Benini scherza sull’ accaduto, la scritta sarà rimossa e sostituita solo dal 21 luglio.

Il ritorno ad Aulla, per la seconda serata (21 luglio), si ricorderà anche per il rigido ruolo della Siae di zona. Per la prima volta nella storia della manifestazione è stato impedito l’ingresso al pubblico che voleva stare in piedi. In piazza solo i paganti il biglietto in beneficenza con il relativo posto a sedere, valido per la serata del 21 e del 22 Luglio. “Una situazione inaccettabile e da rivedere” – commenterà il Patron – “è necessario un accordo giusto con la Siae, valido a non penalizzare così gravemente lo scenario più importante di uno spettacolo: il pubblico. Abbiamo perso migliaia di persone in piazza“.

Un Patron comunque molto orgoglioso per la causa benefica della vendita dei biglietti. Gli oltre mille biglietti venduti (10 e 15 €) andranno a favore delle famiglie dei bambini leucemici con sede a Pisa. Un interessamento a cura dell’Assessore alla Cultura di Aulla Rita Galeazzi.

Riccardo Monopoli (già attore protagonista il 19 Luglio) e Monica Vergassola salgono sul palco del 21 Luglio per recitare i testi dei prescelti alla sezione “autori di testo“,
8 liriche fra cui si distingue Franz Campi con “Di lei che dorme” , Campi è già noto al mondo musicale per avere scritto le parole di “Banane e lamponi“, interpretata da Gianni Morandi.

É ancora Riccardo Benini che, prima di annunciare le migliori nuove proposte, invita sul palco della seconda serata altri tre personaggi decretati dalle Commissioni di Lunezia 2006, sono nell’ordine: Alessio Lega (Premio Lunezia DOC), Pino Marino (Premio Lunezia Elite) e il mitologico Peppe Barra (Premio Lunezia Etno-Music) conferimento ormai ricorrente, voluto, così come il suo vincitore, da Rai Trade. Peppe Barra si esibirà con un monologo teatrale, un momento raro e bellissimo nella storia del Lunezia che solitamente vede i suoi vincitori, come d’attesa, cantare.

Cantautori

Luca BussolettiL’uomo di vetro” (Roma)
Maria LapiLezioni di retorica” (MI)
Martina LiscaioLa tua medicina” (FI)
Beppe StancoEgoista” (FO)

Band

Kabarè Voltaire “Il mat campena” (PR)
Palconudo “Ninnananna” (GE)
Influsso “Io con te” (MS)

Sono loro i cantautori e le band che si distinguono nel gran finale del Premio Lunezia Giovani Autori 2006, 8 nomi ( compreso Franz Campi – sez. Testi ) che catturano i consensi della giuria. Un setaccio già iniziato a gennaio, nella fase di preselezione, che ha visto l’iscrizione di centinaia di candidati. Molte le adesioni nella sezione testi e cantautori, più carenti le band.

É visibilmente emozionato Fabrizio Frizzi quando scende dall’auto che lo accompagna nel back-stage; sta per iniziare, in Piazza Gramsci, la serata finale di Lunezia 2006, è sabato 22 luglio.
Ha rispettato il copione con una scrupolosità che non ha precedenti” – commenterà il Patron – “un uomo semplice, sensibile ed emotivo” .
La “Lunezia Jao Orchestra” apre lo spettacolo con un lungo medley dedicato agli autori vincitori del Premio Lunezia dal 1996 ad oggi. Fabrizio Frizzi, presentato da Stefano De Martino, viene accolto con un applauso forte e sincero.
La liturgia degli ospiti vincitori è al solito ricca e singolare proprio per la formula dello spettacolo.
Una singolarità che trova la massima intensità quando viene celebrata la sezione antologia dedicata al valore musical-letterario di singoli brani. 4 le canzoni candidate in questa sezione: I migliori anni della nostra vita (R.Zero), Quello che le donne non dicono (E.Ruggeri), La Notte (Adamo), Io che amo solo Te (S. Endrigo). É così che, senza interruzione, prende vita l’interpretazione luneziesca di questi brani: un mix di melodia orchestrale, recita dei testi con chiusura cantata della canzone vincitrice della sezione antologia. La voci recitanti sono magistrali, sono affidate a Roberto Chevalier e Chiara Colizzi, doppiatori di prima fama noti per dare “anima” ad attori come Tom Cruise e Nicole Kidman.
Raffinata e perfetta la chiusura dell’omaggio antologico che vede la Singer Loredana D’Anghera agganciarsi al finale recitato di “Io che amo solo Te“, un aggancio riuscito per una interpretazione femminile che sarà ricordata.
Il Premio Lunezia Antologia 2006 sarà infatti un premio alla memoria di Sergio Endrigo, un premio al valore emozionale di “Io che amo solo Te” .

Sempre anticipati dalla recita di una loro opera vincono e si esibiscono i Negramaro (Premio Lunezia Poesia del Rock) e gli Stadio (Premio Lunezia Pop d’Autore), con gli Stadio viene premiato anche Saverio Grandi che, nell’occasione, si esibisce con il gruppo. Altri premi ed esibizioni prendono vita con la presenza di Alberto Fortis (Premio Lunezia RadioInBlu), premio radiofonico deciso dagli ascoltatori di Radio InBlu e con Umberto Sangiovanni & Daunia Orchestra (Premio Lunezia Menzione Speciale) .

Assente per veri e seri problemi di salute (oggi risolti) Raf, comunque presente in Conferenza Stampa a Roma.
Vito e gli Eneas (quintetto rockeggiante di età matura) scala le classifiche per qualche settimana con il brano “Lento” , una brano che ha il nobile intento di sensibilizzare il mondo ai problemi sociali degli anziani. Per questo motivo Stefano De Martino invita Vito Noto e il suo gruppo ad esibirsi nella serata di punta di Lunezia 2006, nascerà così una dinamica e sincera amicizia.
Anche il cantautore romano Andrea Sisti, con la sua band, trova posto fra gli ospiti del 22 Luglio.
Il giornalista Sandro Neri riceve una Menzione Speciale per il volume biografico “Pooh – La grande storia 1966-2006“. Curiosità sul caso: a sorpresa i Pooh avevano preparato un saluto videoregistrato (supporto beta) che non è stato proiettato sullo schermo gigante della piazza in quanto il service della manifestazione non aveva lettori beta.
Fra i 15 conferimenti anche l’importante Premio Lunezia della Critica a Vinicio Capossela per l’opera “Ovunque proteggi“. Capossela non riuscirà ad esibirsi in nessuna delle tre serate, ma stupirà il pubblico giunto al Demy Hotel di Aulla per ascoltarlo in una conferenza stampa pomeridiana, svoltasi il 21 Luglio. Uno stupore sostenuto da un “coro” collettivo: “Capossela è meglio che suoni e canti perché è davvero bravo… ma se parla concilia il sonno“.

Fabrizio Frizzi supera l’esame del pubblico di Aulla, piace.
É soddisfatto del suo ruolo anche il Patron che, sul finale dello spettacolo, lo aiuta nella gestione del fitto avvicendarsi di autorità che devono premiare e parlare.
Frizzi inizierà ad Ottobre la conduzione di “Cominciamo bene“, su Rai Tre.
Forse non tutti i Lunezia vengono per nuocere.

Fondamentale per l’edizione 2006 il ruolo di molti collaboratori, fra cui la “new entryDaniele Mignardi, ufficio stampa e promozione di Roma che ha collaborato alla realizzazione della Conferenza Stampa a Villa Borghese. Altrettanto importante l’attività di Silvana Ballerin di Rai Trade.
E ancora gli immancabili e insostituibili Leonardo Chiocca (regia), Simona Bellati (organizzazione generale), Sara Acerbi (uff. stampa e relazioni), Federico Fazi (organizzazione logistica in sede di spettacolo), Francesco Pecini e Andrea De Martino (capi squadra operai), David Paruano(sponsor e grafico di Lunezia 2006), Gianni Cramarossa (segretario volontario e gratuito della Fondazione Premio Lunezia).

Costante il supporto di Sorrisi e Canzoni Tv, grazie alla gradita presenza del Capo Servizio Giovanni Pianetta.
Lunezia 2006 è la prima edizione, a dieci anni dalla nascita, ad essere sotto l’egida di una propria Fondazione.
Si ringrazia Provincia di Massa Carrara, Comune di Aulla e Comunità Montana della Lunigiana.

2007

Dodicesima Edizione
‘É Laura Pausini la regina della XII edizione del Premio Lunezia. La Manifestazione conferma così un palmares di raro paragone, ma soprattutto rioffre con vanto di causa un eterogeneo cast di premiati.

Gatto Panceri, Avion Travel, Antonella Ruggiero, Ron, Marco Ongaro, Laura Pausini, Gianmaria Testa, Ivan Segreto, Grazia Di Michele (unica assente), New Trolls, Fabrizio Moro, Francesco Baccini, Nek, Fabio Concato si avvicendano con quest’ordine e con sincere esibizioni sul palco del Premio Lunezia.

I motivi per i quali questi artisti vengono premiati confermano la versatilità del concetto di musical-letterario, un concetto che è conio e coerenza di questa manifestazione e del suo premio alle canzoni italiane.

I motivi dei vari tributi sono ribaditi nella pagina “Albo d’Oro” di questo sito. In home page, da quest’anno, per cura di Paolo Talanca, campeggia il link: ” il valore musical-letterario“.

La prima serata si svolge nel centro storico di Massa con il suggestivo sfondo del Duomo, è il 18 Luglio. Il 20 e il 21 Luglio la manifestazione si sposta come tradizione ad Aulla, in Piazza Gramsci. É l’edizione che fa registrare la maggiore quantità di pubblico nel totale delle sue serate, un numero vicino a 12.000.

Le prime due sere sono dedicate alle nuove proposte, ma vedono sul finale le premiazioni e le esibizioni dei primi 6 big sopraelencati. É infatti la sera del 20 Luglio quando l’arrivo di Laura Pausini sul palco del Lunezia infiamma la corte dei fans e stupisce il resto del pubblico. Il momento sarebbe destinato solo ad un talk-show con Riccardo Benini (presentatore delle prime due serate e ufficio relazioni del Lunezia) e Stefano De Martino, momento nel quale Laura racconta se stessa trasmettendo agio e dolcezza, invece questo momento si chiude al fianco del compagno e chitarrista Paolo Carta con cui canta “Come se non fosse stato mai amore“.

Un’esibizione non in programma che stravolge le rigide trattative con i suoi management, ma che esaudisce le attese del pubblico e il desiderio di Laura di cantare almeno una canzone. Geniale e giustamente abile la conduzione del talk-show da parte di Riccardo Benini, mentre Stefano De Martino legge in chiusura le motivazioni del premio. Laura Pausini esce dal palco con il trofeo del “Premio Lunezia nel Mondo 2007“, tributo istituito per la prima volta nella storia del Premio Lunezia …

2008

Tredicesima Edizione
Edizione decisamente “al femminile” per Lunezia 2008. É l’anno di Una bellissima ragazza dal nome Ornella Vanoni, ma anche, come in un passaggio di testimone, dell’applauditissima Pilàr, che stravince il Premio Lunezia Giovani Autori. Se a loro aggiungiamo la carismatica Aida Satta Flores, il ciuffo biondo dell’intima Isa e L’Aura, star dell’ultimo Sanremo, ci si può subito rendere conto di come la canzone italiana vestita di “rosa” abbia avuto grazie a Lunezia 2008 una bella rivincita. E tra i maschietti c’era il meritatissimo riconoscimento a Elio e le storie tese (ahinoi non “suonanti“), che insieme alla Pfm (viceversa talmente suonanti e adrenalinici da sembrare dei ventenni) si potrebbero annoverare come qualcosa che somiglia alla miglior band italiana di sempre. E se il fiammeggiante mini-set di Di Cioccio ha letteralmente fatto esplodere il pubblico di Aulla, da annoverare in un’introduzione che si rispetti, sono anche i deliri delle ragazzine fin dal sound-check dei Negramaro (che tornavano ad Aulla dopo due anni e un bel po’ di successi in più nelle tasche), l’ormai sempre più fedele conduzione di Fabrizio Frizzi con il “commento tecnico” di Dario Salvatori, la presenza “virtual-telefonica” di Toto Cutugno (assente per motivi di salute) e quella “analogico-reale” di Max Gazzè e di Eugenio Bennato.

É proprio con questi ultimi che il Lunezia 2008 ha debuttato, il 23 luglio, per la prima volta a Marina di Carrara (Piazza Menconi) grazie ad un accordo tra la neonata Fondazione Premio Lunezia (Comune di Aulla, Provincia di Massa Carrara, Comunità Montana della Lunigiana e Stefano De Martino Project), comune di Carrara, proloco di Marina di Carrara e Telethon a cui l’incasso di gran parte dei biglietti è devoluto, ed è da lì che comincia la storia musical-letteraria (come il patron De Martino insegna) di quest’anno.
Circa 6000 spettatori e partenza in quarta: ottimo il livello dei giovani autori in gara (selezionati da Loredana D’Anghera) a detta anche di Luzzato Fegiz, tra cui spuntano fin dall’inizio Pilàr (molto bello il brano Reti) e la band dei Malìa che vincerà poi la sezione gruppi. Insieme a loro Didiè Cària, Cristiano Angelini, Soul Signorini, Francesco Sportelli, Fabio Vaccaro e le band Geko, Lunedìnero e Pensierozero. Partner della sezione nuove proposte Warner Music, Imaie, Radio 2 Rai, Radio in Blu e Siae, ma la storica presenza di Target Music e Carosello Recordsarricchisce l’importanza di esserci per tutte le nuove proposte.
C’è da dire che ormai anche per i big l’appuntamento con il Lunezia è importante. La lunghissima schiera di premi decretati da un nutrito gruppo di personalità (Adriana Beverini, Pippo Baudo, Dario Salvatori, Massimo Cotto, Giordano Casiraghi, Pepi Morgia, Enrico Deregibus, Giovanni Pianetta, Cristiana Merli, Anna Mirabile, Enzo Gentile, Stefano De Martino, Paolo Talanca, Timisoara Pinto, Riccardo Boggi, Roberto Benvenuto, Giuseppe Benelli, Fabiola Trivella) comincia dai primi quattro prescelti. Il Premio Lunezia Pop d’autore va alla “sempreverde rossa” Ornella Vanoni che ammalia la platea con la sua infinita classe, mentre il Premio Lunezia Etno-music è di Grande Sud, ultima versione sanremese di una storia antichissima che fa di Eugenio Bennato uno dei primi e principali esponenti della riscoperta e dell’approfondimento della musica popolare italiana. A Massimiliano Larocca il Premio Canzone d’autore 2008 per l’impegno dell’album La breve estate, mentre Tra l’aratro e la radio di Max Gazzè si becca ben 2 premi: il Premio Lunezia della Critica, assegnato dalla commissione direttiva composta da tantissimi giornalisti (tra cui anche Enrico De Angelis, Presidente del Premio Tenco, Paola De Simone, Mario De Luigi, Flavio Brighenti, Federico Guglielmi, Antonio Ranalli, Stefano Storace, John Vignola, etc.) e la menzione speciale di TV Sorrisi e Canzoni, amici storici di Lunezia.

E veniamo alla due giorni di Aulla, nell’accogliente Piazza Gramsci, sede storica della manifestazione, ma con una nuova sistemazione spaziale del palco e dei posti a sedere. Tra il profumo dei testaroli al pesto e le chiacchiere serie e facete del backstage, si dipana l’ennesima ventata di successi e di premi a cominciare da un tris di emergenti d’oro, quelli della serie “ne sentiremo presto parlare“: il solidissimo Niccolò Agliardi, che con l’album Da casa a casa, dalla poetica intensa e rarefatta, vince il più che ambito Premio Lunezia Nuove Stelle, già nelle mani di Cristina Donà, Tricarico, Morgan, Simone Cristicchi e Fabrizio Moro. Poi il simpaticissimo Roberto Santoro che con l’intenso L’Elisir del Passionario si è guadagnato il Premio Lunezia Future Stelle. Infine Isa, delicata e intensamente accompagnata dal piano di Marco Spiccio, Premio Lunezia D.O.C., riconoscimento che pone giustamente la cantautrice torinese dai natali sanremesi in una giusta linea di continuità con la grande canzone d’autore “classica“. E ancora, come ormai sicura derivazione lunigiana delle cose più importanti di Sanremo, ecco la voce di L’Aura, Premio LuneziaperSanremo, ma soprattutto quelli che sono stati senza dubbio i vincitori morali del Sanremo 2008: Elio e le storie tese. La loro presenza (c’erano Elio, Faso e Cesareo) era in effetti qualcosa che ancora mancava alla schiera di super Big che il Lunezia ha negli anni premiato; e se forse il Premio Lunezia Progressive dato alla loro capacità di usare il rock in maniera tutt’altro che canonica, può essere persino considerato riduttivo dato l’inestimabile caleidoscopio di generi musicali da loro affrontati e rimasticati in maniera geniale in questi primi vent’anni di carriera stellare, la faccia ineguagliabile di Elio sembrava davvero (o forse era solo l’ennesima delle sue burle) commossa nel ricevere il premio. Ancora star, annunciate dal fedelissimo Riccardo Benini tra un’incursione comica e l’altra di Andrea Ferrari (impegnato a fare la caricatura del Patron De Martino), e la superstar: Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, in una performance davvero ottima. Piacciano o non piacciano le sue canzoni, Giuliano ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un artista con la “a” maiuscola, dalla tecnica impeccabile nella voce e, cosa meno nota, come chitarrista ritmico. Se già nel preservale, nella serata e nel backstage era stato attorniato dalle fans, qualche briciolo di starsystem lo si è visto anche nella passeggiata dal palco al buffet dopofestival quando, in un momento di relax e con una sigaretta in mano (chissà se la Caselli vuole che fumi) chiacchierava dal terrazzo della sua suite con qualche fanciulla adorante in strada.

La terza e ultima serata (1100 posti a sedere e circa 3000 in piedi) si apre con un omaggio a Modugno, per i 50 anni di Nel blu dipinto di blu, portato in scena da Loredana D’Anghera con la Lunezia Orchestra diretta dal M° Giovanni Picciati e dal genio pianistico di Pape Gurioli. Si attendeva il Premio Lunezia alla Carriera a Toto Cutugno, ma per motivi di salute raggiunge Aulla solo telefonicamente, ed ecco che il buon Fabrizio Frizzi, Dario Salvatori e Stefano De Martino non si fanno sfuggire la possibilità di un saluto telefonico live. C’è l’eleganza di Bungaro sul palco e la carica mediterranea di Aida Satta Flores, Premio Lunezia Live 2008 per l’ispirato Aida Banda Flores. C’è Paolo Vallesi voce e piano, Menzione Speciale Antologica per La forza della vita e c’è, come dicevamo, il trionfo di Pilàr che torna a riesibirsi come vincitrice delle nuove proposte. Ma soprattutto c’è, tanto da spettinare i presenti, la potenza elettrica della PFM, Premio Lunezia Antologia per Maestro della voce, che alla quasi unanimità del chiacchiericcio giornalistico da dopofestival, sono stati decretati i vincitori morali di questa bella edizione. Il resto che viene è il tempo di preparazione, la piuma del Lunezia che vola di palco in palco a scovare nuovi big da premiare e nuovi talenti da scoprire, per ritrovarsi ancora qui ad Aulla, per un’altra grande festa della canzone.

Pierluigi Piji Siciliani

2011

STORIA DELLA 16° EDIZIONE DEL PREMIO LUNEZIA

di Alessandro Alfieri

Il Premio Lunezia 2011 entra nel trapasso storico del trasferimento geografico, qualcosa che ricorda quanto capitato a “Musicultura”, che dal lido provinciale di Recanati ha trovato un secondo futuro nello Sferisterio di Macerata.

Aulla, dopo 15 anni, passa la mano a favore di Marina di Carrara, quest’ ultima, nelle ultime 3 edizioni, ha ospitato la prima serata della rassegna musical-letteraria.

Aulla cede così il passo a Carrara con giustificazioni motivate dalla crisi economica, ma ciò non lascia indifferente l’opinione pubblica aullese che, a capo di alcuni commerciati, raccoglie oltre mille firme per impedire il trasferimento del Festival.   ” Il Lunezia è l’emblema culturale della Città, qualcosa che ci ha posto alla ribalta nazionale come mai capitato in tutta la secolare storia di Aulla ” .   Così è un passo della lettera sottoscritta dai cittadini aullesi e recapitata al Sindaco di Aulla  Roberto Simoncini.

L’esposto non ha esito positivo per i sottoscrittori aullesi.  Il Premio Lunezia 2011 si svolge interamente a Marina di Carrara dal 21 al 23 Luglio in Piazza Menconi.  Aulla annuncia che potrebbe chiedere “ il rientro “, anche parziale, del Festival nel 2012.

Il Comune di Carrara sembra così catturare questa occasione con prospettiva ed entusiasmo, tanto che, pochi giorni prima della manifestazione, fuori dal casello della A12 campeggia un cartello stradale con scritto ” Carrara Città del Premio Lunezia ” .

Quasi 15 mila persone hanno assistito alle tre serate della 16^ edizione del Premio Lunezia, annunciato appuntamento della cultura musicale italiana.

La sera del 21 luglio in piazza Menconi si respira un’aria di febbrile attesa e grande curiosità; sul fare del tramonto, da dietro la chiesa, sono ancora visibili i dorsi scoscesi delle cave del celebre marmo, mentre qui a valle la piazza va riempiendosi a un ritmo frenetico, fino a colmarsi completamente quando si aprono le danze della 16° edizione del Premio Lunezia, particolarmente ricca di nomi, di contenuti, di sorprese e di esibizioni dal vivo.

La scenografia è all’altezza della situazione, grazie al contributo del maestro Francesco Siani, scultore autore sia delle opere sul palco, sia dei trofei che la giuria consegnerà nel corso di queste storiche serate.

Prima che l’istrionico presentatore Riccardo Benini inizi a fare da mattatore della serata, il Lunezia di quest’anno inizia con una novità, ovvero col il Repican, vocabolo ideato da  Stefano De Martino per descrivere il momento di recita (Re), piano (Pi) e canto (Can) che da sempre è caratteristica del Premio Lunezia, un momento dedicato a celebri opere dell’arte-canzone ; insomma il modo migliore per celebrare il valore musical-letterario, parametro alla base della filosofia del Lunezia, per il quale, come noto, è stata redatta una tesi. Tra i protagonisti della prima serata, i giovani delle Nuove Proposte arrivati alla finale: un gruppo di esordienti tra i quali solo tre raggiungeranno la finale del giorno seguente.

Tra gli ospiti di questa prima serata, oltre all’incursione incalcolata di Solange, e nonostante la defezione di Max Gazzè per ragioni di salute (che si unisce a quella di Luca Barbarossa per la seconda serata), una serie di artisti di grande fama, tra i quali il grande chitarrista Francesco Buzzurro, che ha dato un saggio della sua tecnica e bravura alla cittadinanza di Marina.

C’è per esempio la bravissima Serena Abrami a ritirare il Premio Lunezia Menzione Speciale per l’album “Lontano da tutto”, ma anche Pippo Pollina – Premio Lunezia DOC alla qualità Musical-Letteraria delle sue canzoni. Una serata dinamica, con un livello di indubbia classe tra i concorrenti della sezione nuove proposte, una serata che però non è altro che l’anticamera di quella che entrerà nella storia di Marina di Carrara e del Premio Lunezia, ovvero la sera di Sabato 22 luglio.

La stessa scenografia, lo stesso bravissimo Benini, e anche una nuova esecuzione di Francesco Buzzurro richiesta a furor di popolo. Viene conferito il Premio Nuove Proposte, che consiste in un contratto discografico che prevede la produzione di un singolo da parte di Isola degli Artisti, ma tutti e tre i finalisti sono in qualche modo premiati avendo la giuria riconosciuto il valore effettivo dei loro brani. “Il podio” del Premio Lunezia Nuove Proposte è, come noto, un riconosciuto credito di merito per chi lo raggiunge, ma anche il traguardo delle finali non è poca cosa per la critica musicale.

Il vincitore assoluto del Premio Lunezia Nuove Proposte 2011 è il cantautore siracusano Ernesto Marciante.

C’è inoltre l’esecuzione dal vivo di Niccolò Agliardi – Premio Lunezia Pop d’Autore per l’album “Non vale tutto”, c’è la presenza dello scrittore e saggista Massimo Cotto – Premio Lunezia Libro dell’Anno per l’opera “Il grande libro del Rock e non solo”, e della band romana Caraserena – Premio Lunezia Future Stelle alla qualità Musical-Letteraria delle loro canzoni. È stato poi il momento di un’altra acclamata band del momento, i Ghost – Premio Lunezia Menzione Speciale per il brano “La vita è uno specchio”, e del grande cantautore  Marco Ongaro – Premio Lunezia Canzone d’Autore 2011 per l’album “Canzoni per adulti”.

Ma non siamo ancora al cuore della serata; sono infatti tre i momenti che segneranno l’edizione: in un clima di grande curiosità, e con qualche interrogativo sulla reazione generale del pubblico, salgono sul palco Nazzareno Carusi (grande pianista) e Vittorio Sgarbi, per ritirare il Premio Lunezia Recital Musicale per il progetto “Discorso a due”. Il duetto esegue una parte dell’opera dal vivo, il tutto dinanzi a migliaia di persone in rispettoso silenzio: una magnifica manifestazione di maturità e senso civico, perché al Lunezia prima ancora della politica e della polemica è l’arte a parlare.  Un’edizione che si ricorderà proprio per la grande attenzione della gente, malgrado il clima che crea l’ingresso gratuito e malgrado la natura della maggior parte del pubblico : turisti in passeggiata serale.

Raggiungiamo l’acme dello spettacolo quando salgono sul palco Red Canzian  e Roby Facchinetti dei Pooh – Premio Lunezia Pop per l’album “Dove comincia il sole”-, per un lungo talk-show mai retorico con Benini e De Martino a proposito della loro attività presente, il loro nuovo disco e la loro storia (doveva essere solo un talk-show). Ma la piazza e il loro pubblico sarebbero traditi senza almeno uno spunto musicale dei due: quando cominciano a volare le note di Uomini soli (Facchinetti al piano, Canzian al microfono sul proscenio), tutto è pervaso di magia, come se ognuno di noi fosse consapevole di stare assistendo a qualcosa di unico e di irripetibile. Come degna chiusura della serata, Giusy Ferreri – Premio Lunezia per Sanremo per il brano “Il mare immenso”, amplifica ulteriormente l’energia con l’esecuzione di una serie di canzoni del suo repertorio.

Nella serata di Domenica 23 luglio, la qualità non si riduce affatto: Andhira – Premio Lunezia Etno-Music per l’album “Nakitirando”, Daniele Babbini – Premio Lunezia Rock d’Autore per l’album “La legge dell’attrazione”, Chiara Canzian – Premio Lunezia Menzione Speciale per l’album “Il mio sangue”, Giorgia Fumanti – Premio Lunezia nel Mondo alla qualità Musical-Letteraria delle sue canzoni, ma anche per Domenica ci sono momenti che spiccano per importanza: il maestro Mauro Pagani, che ritira il Premio Lunezia Antologia per il brano “Creuza de Ma’”, e poi una delle stelle della canzone italiana, ovvero Mango Premio Lunezia Menzione Speciale per l’album “La terra degli Aquiloni”, e la più giovane (ma già parte del firmamento della musica italiana) Noemi – Premio Lunezia Menzione Speciale per il brano “Vuoto a perdere”.

Passato il Festival, il Lunezia non sembra affatto riposarsi: in progetto una cerimonia di premiazione fuori palco rivolta alla band più in voga degli ultimi anni, ovvero i Modà – Premio Lunezia Pop-Rock 2011 per l’album “Viva i romantici”.  Il gruppo è stato infatti annunciato mediaticamente tra i vincitori della XVI edizione.

L’edizione 2011 si ricorderà anche per i rischi meteorologici, rischi aumentati dal divertente calcolo delle probabilità visto che “ sul Lunezia “ non pioveva dal lontano 2002, anno in cui fu sospesa per pioggia una delle tre serate.

La sera del 23 Luglio 2011 un cielo denso di nubi minaccia la gremita piazza di Marina di Carrara, ma quel clima uggioso sembra per magia voler partecipare alla festa, anziché comprometterla.  E’ così che mentre Mauro Pagani si esibisce nella poetica e insuperabile “ Creuza de mà “ una finissima pioggerella fa contrasto alle calde luci del palco, durando solo un minuto.

“Il Lunezia è baciato da una buona stella” disse Ugo Pagliai nel 2000 al termine di una 5^ edizione

“ sorvegliata “ da un cielo plumbeo, ma mai piovoso.

2012

Il 2012 è l’anno che vede il Lunezia stabilire un rapporto progettuale con la Rai, si tratta di Rai Radio Uno.   La collaborazione ha la prospettiva di essere un punto di partenza.

L’ammiraglia di Radio Rai, “governata” musicalmente da Gianmaurizio Foderaro, si accorda con il Patron al fine di mandare in onda uno speciale su Lunezia 2012 ripartito in varie serate radiofoniche, nonché per promuovere i finalisti della sezione nuove proposte.   Tutto si svolge secondo gli accordi grazie alla serietà di Foderaro.  Tra la nomina dei finalisti (27 giugno al “The Place” di Roma) e le serate finali (20/21/22 Luglio – Marina di Carrara) Rai Radio Uno programmerà uno spot promozionale facendo ascoltare, molte volte, i brani dei 9 cantautori finalisti.

La cantautrice milanese Amelie sarà la vincitrice del Premio Lunezia Nuove Proposte 2012 (sezione diretta con merito e crescente fama da Loredana D’Anghera), Amelie riceverà in premio la promozione radiofonica del brano vincitore (“Col naso all’insù”) .

Il Lunezia (come ora desidera abbreviarlo il Patron) consolida così anche il rapporto con la Città di Carrara, per il secondo anno la manifestazione si svolge interamente a Marina di Carrara e questo apre la possibilità di un futuro più programmatico fra la terra del marmo bianco e il Lunezia.   Mentre gli Studi d’Arte Cave Michelangelo di Carrara offrono sculture di valore ai vincitori del Festival, il Lunezia, a Settembre, durante il Mei di Faenza, viene insignito del merito di Festival Storico Italiano.

Ricchissimo il palmares dei big premiati alla 17^ edizione, così visibile nell’albo d’oro di questo sito. Alcuni però saranno premiati “fuori palco” nella sala di rappresentanza del Comune di Carrara.  Fra essi Zucchero, quarto big nella storia della manifestazione ad essere celebrato con il Premio Lunezia nel Mondo .  “Mi chiedevo come mai, in tanti anni, non avessero ancora pensato ai meriti delle mie canzoni, finalmente il Lunezia è toccato anche a me“.  Così dichiarerà, simpaticamente, Adelmo Fornaciari al termine della cerimonia di premiazione, svoltasi il 29 Giugno.

Fra i premi “fuori palco” anche Antonello Venditti, Giorgia e Patty Pravo, quest’ultima travolta da uno storico stop alle date estive per motivi di stress, una caso mediatico che ha fatto temere il ritiro dalle scene della cantante veneziana.

Tra il 20 e il 22 Luglio a Marina di Carrara, tutti gli altri big premiati hanno offerto generosi tributi musicali nella gremita Piazza Menconi.  Particolari e gigantografiche le scenografie di luci e immagini di Norberto Botto.  Alla conduzione di tutte e tre le serate ancora una volta Riccardo Benini, coadiuvato dalla presenza del Patron e, nella seconda serata, dall’esilarante Andrea Ferrari nei panni del finto Patron.

La definizione di tributo “Repican” (Re recita, Pi piano, Can canto), ideata da questa manifestazione, si afferma ulteriormente nei vocaboli usati nella musica leggera, grazie, anche, alle citazioni in radio.  Un modo per fare percepire in maniera più emotiva e profonda la forza musical-letteraria di una canzone – afferma Stefano De Martino – un mix tra recita e canto che in passato è stato impreziosito anche dalla presenza dell’orchestra : “Repican orchestrale” .

Gli esecutori dei tributi Repican 2012 (canzoni straniere tradotte nella recita in italiano) eseguiti in apertura delle serate, hanno goduto della maestria dei pianisti Pape Gurioli e Mauro Grossi, dell’attore Riccardo Monopoli e della Singer del Lunezia  Loredana D’Anghera.

Il 1° Dicembre 2012, per la prima volta nella storia della manifestazione, viene realizzata una serata speciale dal titolo “Lunezia Story”.   Un appuntamento supplementare che ha l’intento di celebrare “l’antologia culturale” che il Lunezia ha consegnato alla musica leggera italiana.  L’idea è quella di creare più appuntamenti di questa natura in giro per l’Italia, ma per ora è solo un’esperimento.

L’idea di dare vita a questo tipo di evento (alternativo alle serate principali) è stimolata anche da una nuova missione umanitaria del Premio Lunezia :  aiutare l’associazione Amiel (Amici di Elsa), neo-struttura aullese impegnata nell’aiuto di famiglie con bambini disabili.  Amiel segue al sostegno del Lunezia di altre nobili e più potenti realtà umanitarie come Amnesty International e Telethon.

In occasione di “ Lunezia Story “, svoltosi al Palazzetto dello Sport di Aulla, vengono consegnati tre conferimenti che saranno regolarmente registrati nell’Albo D’oro 2012 :  Francesco Baccini, Premio Lunezia Live; Ennio Rega, Menzione Speciale; Gerardina Trovato, Menzione Speciale Antologica.

“Lunezia Story” avrà la fortuna di meritare uno speciale su Rai Radio Uno la sera del 26 Dicembre 2012, questa occasione mediatica è stata favorita dalla presenza di Gianmaurizio Foderaro alla conduzione della serata che, con grande mestiere, si è alternato a Riccardo Benini, a sua volta cabarettisticamente interrotto dal finto Patron Andrea Ferrari.

Malgrado le difficoltà di avere una massiccia presenza di pubblico all’interno del Palazzetto dello Sport (a causa del periodo meteorologico, in una terra gravemente ferita dai danni alluvionali), “Lunezia Story” ha ottenuto un successo mediatico inaspettato, proprio per la sua singolarità e per gli spazi concessi da Rai Radio Uno.

Nel tessuto della serata, e in coerenza con la tematica storica dell’appuntamento, si sono esibiti artisti che hanno rappresentato varie epoche del Lunezia come Mariella Nava (Premio Lunezia 1996), prima donna a vincere la rassegna Musical-Letteraria e Ivana Spagna, vincitrice del Premio Lunezia Rock nel 2009 .

Il Repican di apertura è stato dedicato ai Beatles, in occasione dei 50 anni dalla loro costituzione è stata interpretata, in versione Repican, la bellissima  “The long and winding road”.

Fine

Un particolare ringraziamento per la passione che molti collaboratori e amici riservano a questo fenomeno culturale che oggi appartiene alla Città di Carrara e alla Lunigiana.

Senza di loro non sarei mai riuscito a sfidare le nuove e grandi difficoltà che minacciano tutti i Festival italiani e non solo.  I 17 appuntamenti del Lunezia, riusciti dal 1996 ad oggi, sono per me come 17 scudetti che oggi dedico all’arte-canzone italiana.

Stefano De Martino

2013

Diciottesima edizione del Premio Lunezia. Diciottomila persone presenti in tre serate. C’è forse una correlazione numerica e astrale tra l’edizione del Lunezia e il sempre crescente pubblico? Al di là della ricerca filosofica dei significati, il 19, 20 e 21 Luglio 2013, il Premio Lunezia ha toccato il suo punto più alto. Finora.

Questa è stata l’edizione targata Rai, presente per la prima volta con le telecamere di Rai 5 e Rai Educational, per un vero e proprio speciale sul Lunezia, con riprese realizzate nell’arco delle tre serate, ma non solo, per la programmazione televisiva autunnale.

Il patron Stefano De Martino lo sa e vive questo diciottesimo appuntamento con lo stato d’animo delle grandi occasioni. Per il secondo anno consecutivo, Rai Radiouno è l’emittente che affianca il Lunezia, sia per la sezione Nuove Proposte (ideata e diretta da Loredana D’Anghera), sia per i Big.

Gianmaurizio Foderaro, voce storica dell’etere radiofonico, è sul palco assieme a Riccardo Benini, navigato conduttore delle ultime edizioni della manifestazione.

Per la prima volta, il Premio Lunezia concede un’anticipazione. Il cantautore Ron, previsto per la serata di apertura del 19 Luglio, riceve un invito inaspettato, che lo costringe a spostare la data. Papa Francesco, infatti, lo vuole in Brasile, ad esibirsi durante la Giornata Mondiale della Gioventù. Da grande professionista qual è, Ron, decide però di non rinunciare al premio, chiedendo e ottenendo la premiazione con un giorno di anticipo. Ecco quindi che Giovedì 18 Luglio, nell’insolita location di Largo Marinai d’Italia («E’ bellissimo suonare davanti al mare» – ha commentato l’artista) Ron ha eseguito un mini-concerto per le molte persone presenti, ritirando il proprio riconoscimento, poche ore prima di imbarcarsi sull’aereo.

Il pomeriggio di Venerdì 19 Luglio 2013 è ricco di tensione positiva e i preparativi si alternano frenetici nel quartier generale dello staff, annidato nei locali del ristorante Buscaiol di Marina di Carrara. Nel caldo balneare di Luglio arriva Mietta, a strappare i primi applausi degli occasionali passanti, già durante il sound-check pomeridiano, fatto sotto a un sole che scioglie i microfoni.

L’attesa del pubblico è tanta ed è ormai tradizione che gli appassionati si rechino in piazza già durante le prove, per strappare un autografo o una foto scattata assieme ai propri idoli. Del resto, la stampa, nei giorni precedenti, ha tirato la volata al premio, creando aspettativa e anticipando i nomi dei Big, che affiancheranno i giovani artisti delle Nuove Proposte, sul palco.

Arrivano anche Nesli e Malika Ayane, per un piccolo riscaldamento in vista della serata sotto ai riflettori.

Attorno alle sette di sera, i posti a sedere sono già occupati e quelli dello staff che girano tra la gente (identificati dal Pass appeso al collo) vengono spesso avvicinati: «Chi c’è stasera?», «Ma è vero che c’è anche un ospite a sorpresa?».

Ore 21.30. Si accendono le luci su Loredana D’Anghera, che tradizionalmente apre lo spettacolo con i suoi originali “Repican”.  Se lo spettacolo è davanti al palco, uno si consuma anche nel dietro le quinte, dove gli addetti ai lavori corrono e si rincorrono per far sì che tutti gli ingranaggi combinino alla perfezione. Ad allietare la serata, ci pensano il comico Andrea Ferrari, nella sua imitazione-parodia di Stefano De Martino e in seguito Omar Pirovano.

Ospite a sorpresa della prima serata è Massimo Di Cataldo, premiato per il valore musical-letterario di alcuni suoi brani da Miss Deborah Milano, Lucrezia Massari. Poco prima di salire sul palco, però, il cantautore è investito da un’onda anomala mediatica, tra il gossip e la cronaca nera, che non gli impedisce comunque di ritirare il premio. Viene poi preso d’assalto dai cronisti e il fatto in questione (che non riporteremo per ragioni di opportunità)  porta indirettamente il Premio Lunezia su tutti i network nazionali, insistentemente, per giorni.

La giornata del 20 Luglio si apre con la preparazione della relativa serata. Un violento acquazzone estivo getta cattivi auspici sulla fattibilità dello spettacolo, ma nel tardo pomeriggio il cielo si rischiara, così come lo stato d’animo del patron De Martino. Quel sabato infatti è previsto l’arrivo a sorpresa di Gaetano Curreri, leader degli Stadio e autore di numerosi successi, interpretati dai più grandi nomi della canzone italiana. Durante l’evento del sabato, salgono sul palco per essere premiati anche Alessio Lega, Renzo Rubino e Andrea Scanzi. C’è una seconda sorpresa, molto gradita dal pubblico: il vincitore dell’ultima edizione di Sanremo giovani, Antonio Maggio, si esibisce dal vivo e delizia la folla coi suoi successi-tormentone, trasmessi a ripetizione da tutte le radio.

Arriva la domenica, l’ultimo giorno. Quello della “chiusura col botto”, per riportare un termine molto usato dalla stampa. Alex Britti, Roberto Vecchioni, Roby Facchinetti dei Pooh e i Negramaro sono i mattatori dello spettacolo e la gente affluisce in piazza Menconi (ribattezzata simpaticamente Piazza Lunezia) già dal pomeriggio. Per chi non la conoscesse, quella piazza è grande come un campo da calcio e in quell’occasione diventa gremita (giustappunto) come uno stadio durante una finale. C’è chi viene da molto lontano per vedere da vicino le proprie stelle, perché è prerogativa del Lunezia quella di offrire a pubblico la possibilità di osservare da vicino i Big della canzone, dai quali spesso ottenere una foto o un autografo. La popolarità della kermesse è anche questo: grande musica alla portata di tutti. Il servizio di sicurezza fatica a contenere le persone e il retro del palco conta centinaia di fans, disposti a farsi strattonare dai bodyguard, pur di avvicinare i propri beniamini. A migliaia occupano la piazza e l’emozione per chi è sotto i riflettori è indescrivibile, così come la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale di Carrara, per avere contribuito alla realizzazione di un evento memorabile. Il sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, tradisce un po’ di emozione, nel parlare ad una folla così vasta. E anche Roberto Ghisellini, direttore dello sponsor Carispezia, viene colto quasi alla sprovvista dal numero di teste colorate che si estendono da sotto al palco fino in fondo alla platea. Medesima sensazione la prova Franco Barattini, titolare degli Studi d’Arte Cave Michelangelo, sponsor e partner del Lunezia. E’ suo il merito della realizzazione delle sculture in marmo scolpite dal maestro Luciano Massari, che costituiscono materialmente il Premio Lunezia.

Tutto deve andare perfettamente, quella sera, perché il tam-tam fatto dalla Rai e dalla stampa nazionale e locale, ha creato un’attesa palpabile. Il clima è davvero da stadio e la tensione di patron, presentatori e staff, è da riscaldamento pre-partita.

La legge di Murphy, tuttavia, dice che “se qualcosa può andare male, certamente lo farà”. Così, nel bel mezzo della serata, tra emozioni musicali, esibizioni di alto livello e applausi, si verifica uno di quegli imprevisti che nessun uomo di palcoscenico vorrebbe mai dover affrontare: il guasto tecnico. D’improvviso, mentre il presentatore Riccardo Benini sta introducendo uno degli ospiti, un fischio assordante invade tutta la piazza, riducendo un paio di assistenti di palco alla sordità semi permanente…

L’impianto audio, che i tecnici più scafati sanno essere subdolamente dotato di vita propria, spesso non si accontenta di creare disagi momentanei, ma attua la sua azione distruttiva, nutrendosi del panico di chi è davanti ai riflettori. Così, il fischio si trasforma, mutando in un suono basso, che fa vibrare tutto e tutti, per un tempo infinito. Solo la prontezza di Benini, gli permette di frugare nel cilindro della professionalità e dell’esperienza scenica, estraendo un’estemporanea esibizione canora, giocosa quanto opportuna, che intrattiene le circa ottomila persone, durante la risoluzione del problema.

In quei momenti, gli addetti ai lavori pensano un sacco di cose negative. Chi deve sopportare maggiormente la tensione, però, è chi rappresenta col proprio nome e la propria faccia lo show. In quelle circostanze non è escluso che possano prevalere anche istinti violenti. E proprio pochi secondi prima che il patron Stefano De Martino imbracciasse una doppietta per giustiziare uno degli addetti al service audio, tutto viene risolto. De Martino viene disarmato e lo spettacolo riprende il suo corso…

Da lì in poi, è tutto un susseguirsi di fuochi d’artificio musicali, coi virtuosismi di Britti, Facchinetti e Vecchioni. Per poi concludersi in una vera e propria ovazione, rivolta ai Negramaro e al loro leader Giuliano Sangiorgi, capaci di regalare ai molti presenti un’edizione davvero indimenticabile.

Il sipario della diciottesima edizione si chiude poco dopo la mezzanotte, con le tensioni che vanno via e la malinconia che prende il sopravvento, come ogni volta che finisce una cosa bella. Sì, perché il Lunezia è uno spettacolo che emoziona il pubblico, ma emoziona soprattutto chi lo crea, chi lo pensa, chi lo vive e chi “si sbatte” tutto l’anno per una tre giorni che diventa il frutto di un lavoro comune. La squadra del Lunezia è fatta di persone eterogenee. C’è chi è più creativo, chi più tecnico, chi può artista nelle concezioni, chi più pragmatico. Tutti vengono amalgamati dalla regia del patron, persona tenace, perseverante, generosa, sognatrice e sicuramente lungimirante. Dai presentatori Riccardo Benini e Gianmaurizio Foderaro, fino a chi aiuta a disporre le sedie davanti al palco, tutti però sentono e sanno che un pezzo di Lunezia è anche il loro.

Non mancano gli screzi, ma è normale in una realtà dove tutti mettono passione affinché le cose vadano per il meglio.

Il Lunezia è un “carrozzone” dove ci sono nani, acrobati e ballerine: persone diverse, con abilità diverse, ma tutti votati affinché il prossimo spettacolo abbia inizio e sia sempre migliore e più variopinto di quello appena conclusosi.  Un “circo” votato alla valorizzazione dell’arte-canzone, alla sua letteratura, o meglio musical-letteratura. Un fine e una forma di spettacolo condivisi a suo tempo da Fernanda Pivano e oggi patrimonio della cultura musicale italiana.

E’ con questo stato d’animo che si sta già pensando alla prossima edizione del 2014, la cui realizzazione è iniziata giusto alla chiusura del sipario, la sera del 21 Luglio 2013.

David De Filippi

Albo degli interpreti dei Testi dal 1996 al 2011

1996-2000

Ugo Pagliai – Paola Gassman
Gli attori Ugo Pagliai e Paola Gassman formano insieme alla cantante Loredana D’Anghera il trio artistico che distingue la manifestazione nella sua inedita formula di interpretare le canzoni, così mirata a facilitare l’analisi musical-letteraria. “Lunezia è un premio

senza eguali” così commenta Fabrizio De Andrè nel 1997 alla fine dell’interpretazione recitata delle 10 opere finaliste.
Il mito, la bravura della Gassman e il grande talento di Pagliai raccolgono sempre un sorprendente silenzio in platea, per concludersi in memorabili ovazioni sulla chiusura di testi come “Cirano” (candidata nel ’97) nota per la versione musicale di Francesco Guccini. La loro performance continua a stupire anche nelle edizioni successive dove i due interpreti si arrampicano con geniale professionalità in liriche meno “dolci”, ma così scelte dalla giuria come “Forma sostanza” C.S.I., “Acida” Prozac + , “Respiro” Almamegretta, etc.

La recita dei testi dei brani candidati è affidata alla bravura di questi due attori sino all’edizione 2000.

2001

Giuseppe Pambieri – Lia Tanzi
Per l’edizione 2001 del Premio Lunezia saranno gli attori Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi ad affiancare Loredana D’Anghera nell’interpretazione dei testi candidati.
Giuseppe Pambieri raggiunge il maggior successo con gli sceneggiati televisivi – Le sorelle Materassi, di Palazzeschi, per la regia di Ferrero (1972) – e le fiction -Incantesimo, al fianco di Paola Pitagora, Delia Boccardo, Valentina Chico e Alessio Boni -, ma Giuseppe Pambieri, oltre ad aver lavorato anche nel cinema interpretando nel 1973 La polizia è al servizio del cittadino?, nel 1974 Il lupo dei mari, nel 1976 La liceale e La poliziotta fa carriera Squadra antifurto, nel 1977 Il mondo dei sensi di Emy e Wong , nel 1978 Ligabue è soprattutto uomo di teatro. Insieme alla moglie e dai primi anni ’90 alla figlia Micol. Interpreta Goldoni, ma soprattutto Shakespeare: La bisbetica domata, Molto rumore per nulla, Il mercante di Venezia. Nella stagione 1988-1989 è in Il guardiano, per la regia di Guido De Monticelli e Mardi 14 rien, dagli atti del processo a Luigi XVI, con la regia di Gervasio. In Rumors, regia di De Bosio, Tre sull’altalena, 1994, regia di Piccardi e L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello le altre sue recitazioni.
Nel 2001 è uno dei protagonisti di Incantesimo 4.

Lia Tanzi nell’estate del ’69 con Giuseppe Pambieri è al Festival di Spoleto nella Spada di Damocle di Nazim Hikmet. In seguito prende parte a diverse commedie e sceneggiati televisivi: Alta società, La Canarina Assassinata, Estate e Fumo di Tennessee Williams, Rosso Veneziano, Camilla, Il Barone e il Servitore. Con Alberto Lionello lavora in teatro ne L’Anatra all’arancia e in tv in Sarto per signora di Feydeau, regia di P. Cavara. E ancora, per la regia di Cavara, è nel Fregoli, insieme a Gigi Proietti.
Al cinema debutta con Ugo Tognazzi in Permette signora che sposi vostra figlia?, per la regia di Polidoro. A cui seguono: La stanza del Vescovo, per la regia di Dino Risi, Una sera ci incontrammo, di Piero Schivazappa, Quando la coppia scoppia, di Steno, La Banca di Monate, Speed Cross, Ho sposato una strega. Comincia a fare coppia con il marito Giuseppe Pambieri nel Re Lear di Shakespeare per la regia di Giorgio Strehler, nel Seduttore (1978-79) di Diego Fabbri, per la regia di Franco Enriquez.
Nel 1993-94 interpreta Tre sull’altalena di G. Lunari, nel 1994 è Beatrice in Molto rumore per nulla di Shakespeare, per la regìa di A. Syxty che la dirige anche in un suo testo, Pietre. Nel 1994 viene chiamata da Nino Manfredi per Gente di facili costumi di N. Marino e dello stesso Manfredi. Nel 1996 è nel Mercante di Venezia al Festival Shakespeariano di Verona. E nel 1998-99 porta in scena Pallottole su Broadway per la regìa di E. Maria Lamanna. Nel 1999 è protagonista, accanto a Cochi e Renato, della nuova serie Rai Nebbia in Val Padana per la regia di Felice Farina.

2002

Veronika Logan e Edoardo Siravo
Per l’edizione 2002 la recita dei testi dei brani candidati viene ancora diversificata affidandola all’interpretazione di due attori dalla soap-opera “Vivere”: Veronika Logan ed Edoardo Siravo.

Si offre così un tono ancora diverso all’espressione recitata delle canzoni, dal cipiglio teatrale di Pambieri – Tanzi ( edizione 2001) e Pagliai – Gassman (ediz. 96 – 97 – 98 – 99 e 2000 ) si vira , con Siravo e Logan , ad uno stile quasi più scanzonato , incerto , che colpisce positivamente, il pubblico presente.

Tutte le recite sono sempre accompagnate dall’ atmosfera rarefatta della melodia pianistica del brano in questione.   Il concetto e la parola Repican (Re=recita, Pi=piano, Can=canto) saranno annunciati ufficialmente a Rai Music nell’estate 2011.  Con la dicitura Repican ci si riconduce alla formula ideata dal Premio Lunezia di presentare le canzoni con un mix di recita del testo, melodia pianistica e/o orchestrale, sino all’interpretazione tradizionale eseguita dal cantante vincitore.

2003

Edoardo Siravo (da “Vivere”) – Andrea Pierdicca (Teatro Stabile di Genova)

2004

Andrea Pierdicca (Teatro Stabile di Genova)

2005

Claudio Capone ( inconfondibile voce televisiva dei documentari di “Quark” e di Ridge in “Beautiful”)

2006

Roberto Chevalier, Chiara Colizzi (celeberrime voci cinematografiche di Tom Cruise, Nicole Kidman, Kate Winslet)

2007

Roberto Chevalier, Chiara Colizzi (celeberrime voci cinematografiche di Tom Cruise, Nicole Kidman, Kate Winslet)

2008

Roberto Chevalier e Micaela Esdra (celeberrime voci di Tom Cruise e Kim Basinger)

2009-2011

Roberto Chevalier, Riccardo Monopoli (attore professionista)